Audizione sui Disegni di legge sui farmaci veterinari

Si è svolta il 16 marzo nella 12ª Commissione Igiene e Sanità del Senato l’audizione sui disegni di legge nn. 499 e 540 relativi a “Modifica all’articolo 10 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, in materia di uso di medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali non destinati alla produzione di alimenti”, cui è stato chiamato il Presidente della SIMeVeP, Antonio Sorice

I due disegni di legge intendono modificare l’articolo 10 del D.Lgs. 193/2006 favorendo il ricorso a farmaci per uso umano, in particolare i farmaci per uso umano equivalenti nella cura di animali non Destinati alla Produzione di Alimenti (cd. “non DPA”) per fornire una maggiore e ampia possibilità di intervento terapeutico a tutela e salvaguardia della salute dell’animale, e incidere favorevolmente sul costo finale della prestazione erogata a favore sia di soggetti privati sia di soggetti pubblici (canili, gattili, etc.).

Il Presidente ha esposto una serie di considerazioni, valutazioni e proposte, sintetizzate in un documento.

Ritenendo assolutamente condivisibile la necessità del contenimento della spesa dei medicinali veterinari, la SIMeVeP ha osservato che entrambe le proposte di legge oggetto di audizione appaiono non del tutto aderenti alla normativa europea e alle previsioni contenute nella proposta di Regolamento Ue sui farmaci veterinari.

Inoltre le modifiche contenute nei ddl renderebbero il ricorso a medicinali ad uso umano negli animali ancor più ampio elevando pericolosamente il rischio di possibili ripercussioni, anche sulla salute umana, come l’aumento della resistenza agli antimicrobici.

Per raggiungere l’obiettivo del contenimento delle spese di farmaci veterinari la SIMeVeP ha avanzato una serie di proposte quali la modifica delle modalità di confezionamento dei farmaci veterinari; la possibilità di vendita/cessione frazionata dei farmaci da parte di farmacisti e veterinari; la possibilità di avere a disposizione le cosiddette “preparazioni galeniche” purché prodotte in farmacie dotate di laboratori adeguatamente attrezzati nel rispetto delle buone pratiche; l’aumento della disponibilità di farmaci veterinari “equivalenti”, in analogia con quanto avviene in medicina umana; l’attuazione di campagne di informazione rivolte ai proprietari di animali da compagnia per una maggiore diffusione e utilizzo dei farmaci generici che devono essere più facilmente riconoscibili e identificabili per una scelta consapevole.

Al termine dell’incontro i Senatori, apprezzando il contributo fornito, hanno dichiarato che le osservazioni e le proposte illustrate saranno tenute in conto nel proseguio dell’esame dei provvedimenti.




Disegni di legge sui farmaci veterinari, SIMeVeP in audizione

Il Presidente della SIMeVeP, Antonio Sorice, è stato chiamato in audizione davanti la 12ª Commissione Igiene e Sanità del Senato nell’ambito dell’esame dei disegni di legge nn. 499 e 540 entrambi relativi a “Modifica all’articolo 10 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, in materia di uso di medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali non destinati alla produzione di alimenti”.

Il confronto avrà luogo domani alle ore 14.00.




Le guide Oms contro Campylobacter, Salmonella ed Escherichia Coli

L’Oms ha elaborato una serie di schede informative con relative indicazioni su quelle che giudica le principali cause delle malattie alimentari che danno diarrea: le più comuni causate da alimenti non sicuri, con 550 milioni di persone che si ammalano annualmente (di cui 220 milioni di bambini sotto i 5 anni).

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Si è concluso Vetneve 2017

logo simevepSi è svolto nello scenario delle montagne trentine di Folgaria l’edizione 2017 di Vetneve, il tradizionale appuntamento invernale di formazione organizzato dalla nostra società scientifica. Occasione che da quasi vent’anni permette a colleghi provenienti da tutta Italia di ritrovarsi coniugando formazione e confronto professionale con momenti di relax sulle piste da sci e “contest culinari” che reggerebbero la sfida con i più blasonati chef che, forse troppo spesso, appaiono sugli schermi televisivi.

Il programma scientifico, suddiviso in due diversi eventi formativi, ha visto la partecipazione di circa cinquanta medici veterinari di sanità pubblica provenienti da varie regioni italiane.

Il primo corso dal titolo “Da spreco a risorsa: utilizzo solidale delle eccedenze alimentari”, accreditato anche per medici e tecnici della prevenzione, ha toccato la problematica delle “Food losses” (le perdite alimentari che si riscontrano durante le fasi di produzione agricola, post-raccolto e trasformazione degli alimenti) e del “Food waste” (gli sprechi di cibo che si verificano nell’ultima parte della catena alimentare: distribuzione, vendita e consumo finale). Sono stati approfonditi in particolare gli aspetti normativi che regolano il settore (Legge Gadda e normativa del pacchetto igiene) e quelli relativi alla Shelf life dei prodotti (modalità di determinazione, significato e implicazioni per il recupero dei prodotti in scadenza). Non è mancata l’illustrazione di esperienze di utilizzo solidale delle eccedenze alimentari, condotte nella città di Vercelli e in Trentino Alto Adige.

Nel secondo evento intitolato “Sfide ricorrenti in sanità pubblica veterinaria” sono state toccate tematiche che vedono coinvolto il medico veterinario anche in contesti che esulano dalla comune routine di lavoro.

Nella prima giornata, dedicata alla “Prevenzione veterinaria nelle emergenze non epidemiche”, è stato illustrato il Sistema Nazionale di Protezione Civile, focalizzando in particolare l’attenzione sulla componente Veterinaria di tale sistema (Funzione 2 del Metodo Augustus). Molto toccante l’intervento del collega Dino Cesare Lafiandra, che ha raccontato con calore l’esperienza propria e dei colleghi del Servizio veterinario nel terremoto che ha recentemente colpito il Centro Italia.

Il problema della gestione dei contaminanti ambientali con focus sulle aflatossine è stato l’argomento della seconda giornata: “Servizi veterinari e osa: gestione delle aflatossine”. Dopo un interessante aggiornamento sugli aspetti laboratoristici (chimica delle aflatossine, limiti in alimenti e prodotti di origine animale, significato delle incertezze di misura), sono state presentate le modalità con cui è svolto il controllo ufficiale sulle aflatossine in provincia di Trento e in regione Lombardia. Numerose le criticità discusse, tra cui la diversità di interpretazione della normativa specifica nell’elaborazione dei programmi di controllo ufficiale da parte delle regioni e la grande disomogeneità d’azione dell’autorità giudiziaria nel perseguire eventuali violazioni della norma da parte dell’OSA. Non è mancato il contributo pratico con l’illustrazione della gestione della problematica in un caseificio industriale della provincia di Trento.

L’ultima giornata, “La filiera biologica: uscire dalla nicchia”, è stata dedicata al settore delle produzioni biologiche di origine animale e al ruolo cruciale che riveste il medico veterinario come zooiatra, consulente del settore della trasformazione dei prodotti, nonché veterinario ufficiale in grado di comprendere e controllare l’intera filiera. È stata presentata l’attività del Centro Nazionale di Referenza per le produzioni biologiche, istituito presso l’IZS della Sardegna e il Progetto pilota sulla sicurezza dei prodotti biologici intrapreso in collaborazione con l’IZS della Venezie, Sezione di Trento. Interessanti gli interventi del dr. Walter Beretta, libero professionista che opera in provincia di Bolzano, che ha illustrato la personale esperienza nell’applicazione delle terapie alternative nell’allevamento bovino (agopuntura, omeopatia, fitoterapia) come valido strumento per ridurre l’uso dell’antibiotico e del dr. Marcello Volanti, consulente di un’azienda che si occupa di trasformazione e commercializzazione di prodotti di origine animale biologici, che ha illustrato la costante crescita del mercato del prodotto bio in termini di fatturato, ma soprattutto ha fatto riflettere sull’importanza della corretta gestione dell’allevamento bovino (es. confort delle strutture, rispetto dell’etogramma dell’animale) al fine di minimizzare il ricorso alle terapie farmacologiche.

Un ringraziamento particolare da parte degli organizzatori va ai relatori per gli interessantissimi contributi scientifici e ai colleghi delle regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Veneto, Sardegna, Molise e Campania per le “chicche gastronomiche” che hanno voluto far assaporare a tutti gli amici che hanno partecipato a Vetneve 2017.




Veterinari nel mirino, la solidarietà della SIMeVeP

logo simevepIl Presidente della SIMeVeP, Antonio Sorice, esprime solidarietà al medico veterinario dipendente della ASUR Marche vittima di minacce e aggressioni prolungate nel tempo, riconducibili alla sua attività di controllo svolta presso un impianto di macellazione.

Sono trascorse poche settimane dai precedenti episodi che hanno coinvolto i colleghi di Mantova e si ripresenta, purtroppo, puntuale un altro episodio di intimidazione nei confronti di Veterinari pubblici. Non è accettabile che lo Stato trascuri un fenomeno che colpisce i suoi stessi funzionari. Al collega e a tutti i Medici Veterinari che incolpevolmente subiscono atti di intimidazione, minacce o vere e proprie aggressioni nell’esercizio delle proprie funzioni che, sottolineo, sono svolte per conto del Sistema Sanitario Nazionale a tutela della salute dei cittadini, voglio manifestare la vicinanza di tutti i colleghi iscritti alla SIMeVeP. Non vi lasciamo soli e non ci stancheremo mai di denunciare il silenzio delle Istituzioni, fino a che non saranno adottati provvedimenti concreti come ad esempio la creazione di un’Autorità Nazionale sulle intimidazioni analoga all’ANAC, che è soltanto una della soluzioni che da tempo i veterinari di medicina pubblica propongono”.

 




Si parte da Bergamo, al via il primo corso di formazione per ‘persona formata’

Valorizzare il patrimonio faunistico bergamasco, rispettando l’ambiente e dando nuovo impulso al turismo enogastronomico attraverso la creazione di una filiera tracciata della carne di selvaggina. Sono queste le finalità del progetto “Selvatici e Buoni” partito il 22 settembre presso la Comunità Montana di Clusone (BG).

Il progetto, curato dall’Universita’ di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Universita’ di Milano e la Societa’ Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva con il sostegno della Fondazione UNA Onlus, punta a ridare valore ad un’eccellenza alimentare troppo spesso sottovalutata come la carne di selvaggina, che nel territorio bergamasco ha enormi potenzialita’ considerata la presenza di oltre 13.000 ungulati selvatici tra cui cervo, camoscio, capriolo e cinghiale.

Il territorio bergamasco, cosi’, fa da apripista nazionale per il progetto Selvatici e Buoni, che verra’ replicato in altre province d’Italia per valorizzare le eccellenze faunistiche locali.
Il via libera di oggi e’ arrivato dopo un lungo e costruttivo periodo di consultazioni ed incontri tecnici che hanno coinvolto istituzioni e stakeholders locali, che saranno coinvolti e parte attiva nelle fasi realizzative del progetto e che hanno dimostrato un crescente interesse nei confronti del tema.

In questi mesi sono stati distribuiti, infatti, dei questionari di gradimento, da cui sono emerse rilevanti manifestazioni di interesse che si sono poi tradotte in disponibilita’ operative di Enti Territoriali ed istituzioni.

Nello specifico le manifestazione d’interesse sono giunte dal Comprensorio Alpino di Caccia Valle Borlezza, il Comprensorio Alpino di Caccia Val di Scalve, la Comprensorio Alpino Valle Seriana, il Comprensorio Alpino di Caccia ‘Prealpi Bergamasche’, il circolo UNCZA Prealpi Orobiche, la condotta Slowfood Valli orobiche, Enalcaccia Bergamo, ANUU migratoristi, delegazione CIC Italia, Federcaccia Bergamo e Arci Caccia.

Tali realtà saranno affiancate da importanti enti territoriali che hanno dato disponibilità a collaborare al progetto come ATS Bergamo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Bergamo, il Corpo Polizia Provinciale Bergamo, l’Ascom Bergamo Formazione e le 3 Comunità Montane: Valle di Scalve, Laghi Bergamaschi e Valle Seriana.

Rassegna stampa




V Convention nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Italiane

Si terrà a Senigallia il 31 marzo 2017 la V Convention nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Italiane, promossa come di consueto dalla Società Italiana di Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) insieme alla Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) e alla Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione (SNOP).

L’Introduzione dei lavori è affidata Presidenti SItI, SNOP, SIMeVeP.

Programma preliminare

La partecipazione è gratuita. Termine iscrizioni: 26 marzo 2017

Iscrizioni online




Incontro al Ministero della salute sulle problematiche del settore degli equidi

Riportiamo il resoconto dell’incontro tra Fiesa e Gruppo Italiano Carni Equine con il Direttore Generale della Direzione della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Dr. Silvio Borrello, del Ministero della Salute sulle problematiche aperte della questione degli equidi.

SIMeVeP e SIVeMP, a margine del congresso di Bergamo, avevano riscontrato le criticità e da subito hanno posto attenzione ai problemi del settore attivandosi in tutte le sedi.

Fiesa e Gruppo Italiano Carni Equine incontrano il Direttore Generale del Ministero della Salute. Evidenziate le criticità del Comparto: Anagrafe Unica, tracciabilità, Passaporto Europeo

La delegazione di Fiesa e del Gruppo Italiano Carni Equine era guidata dal Presidente Mario Rossoni, accompagnato dal Direttore Fiesa Dr. Gaetano Pergamo, dal Signor Damiano Molinaro operatore della Puglia, dalla Signora Lorella Roncolato, operatrice del Veneto, dal Signor Andrea Zerbini dell’Emilia Romagna, dal Dr. Ermenegildo Valvassori, Veterinario del Piemonte ASL TO 5, e dal Dr. Alessandro Tatafiore dell’Ufficio Legislativo Nazionale. Il Direttore Borrello era accompagnato dai Dottori Davide Lecchini, Luigi Ruocco e Marco Ianniello.
In apertura dell’incontro, la Fiesa ha portato all’attenzione del Ministero della Salute lo stato di difficoltà del settore delle carni equine dovuto in primo luogo alla mancanza di alcune regole essenziali per la gestione della filiera.

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Cibo surgelato? 5 consigli utili per evitare rischi

E’ pubblicato su Sanità Informazione il contributo SIMeVeP dedicato alla gestione del cibo surgelato destinato al consumo domestico.

La sicurezza alimentare dipende anche dalla corretta gestione degli alimenti in ambito domestico, per questo il consumatore finale riveste un ruolo di primo piano e un consumatore consapevole può evitare rischi di varia natura seguendo semplici regole nella manipolazione e conservazione degli alimenti.




Perrone: la causa delle malattie da vettore sono i cambiamenti climatici

La vera causa del diffondersi di insetti una volta esotici e di malattie da vettori, come il virus Zika, trasmesso dalla zanzara, sono i cambiamenti climatici. Lo spiega ad Askanews Vitantonio Perrone, Veterinario pubblico Sivemp/Simevep che sottolinea come fino a qualche anno fa una zanzara giunta in Europa “in aereo” o in nave avrebbe avuto vita breve trovandosi catapultata in un ambiente inospitale e inadatto, al contrario oggi “il clima mite fa sì che anche in inverno abbiamo generazioni di insetti tipicamente estivi. Sono le condizioni create dal cambio climatico a consentirlo”. In Italia , aggiunge, “si sono già verificati focolai di epidemia, non da virus Zika, per fortuna controllati da un sistema sanitario che funziona”. Insomma, “questi contagi, una volta considerati esotici, sono il nostro presente e il nostro futuro”.

Fare prevenzione si può, spiega, “a patto di cominciare a pensare davvvero a come evitare che questi insetti arrivino in modo facile dalle zone endemiche. Possono entrare nelle carlinghe degli aerei, ad esempio, e una volta a destinazione trovare un’ambiente adatto all’insediamento. Altro veicolo é quello dei commerci di piante: si potrebbe ipotizzare il blocco di certi prodotti che non sono indispensabili”.

Ma soprattutto, chiarisce l’esperto, “fare prevenzione significa sinergia tra veterinari e medici, conoscere il problema e gestire le popolazioni di insetti. Gestire perchè non si possono sterminare poichè é stato dimostrato che anche questo é controproducente: bisogna studiare le esigenze ed intervenire di conseguenza”. E oggi anche la tecnologia viene in aiuto: “Anche con i droni – spiega Perrone – possiamo tenere sotto controllo le popolazioni di insetti, con infrarossi possiamo perlustrare i terreni e individuare focolai larvali per effettuare interventi mirati di disinfestazione”.

Fonte: Askanews