Consumo di prodotti ittici: causa di un’epidemia di Listeria in più paesi

Listeria monocytogenesTra il 2012 e il 2024, un’epidemia prolungata di 73 casi di infezioni da L. monocytogenes ST173 (“cluster My2“) è stata identificata in Belgio (5), Repubblica Ceca (1), Germania (39), Finlandia (2), Italia (1), Paesi Bassi (20) e Regno Unito (UK) (5). I decessi sono stati in totale quattordici.

Uomini di età superiore ai 60 anni rappresentano il gruppo di popolazione più colpito. La maggior parte dei pazienti, alle interviste, riporta di aver consumato vari prodotti ittici prima dell’insorgenza dei sintomi. Tra i 73 casi, inoltre, è stato identificato un “sotto-cluster My2 – 1” con 38 casi segnalati in sei paesi dell’UE e nel Regno Unito.

Il sotto-cluster My2 1 include anche 83 isolati non umani, di cui 48 sono isolati alimentari e sei sono isolati ambientali con dati di tracciabilità corrispondenti a 37 prodotti ittici (di diverse tipologie) e 12 produttori di pesce (situati in sei paesi dell’UE e in un paese terzo).

Non è stato possibile identificare un unico punto di origine comune o operatore economico responsabile della tracciabilità di tutti i prodotti, a causa dell’assenza di dati epidemiologici e di tracciabilità. Cinque paesi hanno segnalato l’implementazione di misure di controllo.

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Fonte: IZS Teramo




ECM in Sicilia – Animali da compagnia e servizio sanitario Pubblico

animali d'affezioneSi terrà il 19 luglio a Caltanissetta il corso dal titolo: “ANIMALI DA COMPAGNIA E SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO: LE RAGIONI DEL CAMBIAMENTO”.

Al corso sono stati attribuiti 5 crediti ECM ed è aperto ai Medici Veterinari.

Da un’indagine condotta nel 2023, il 44 % dei cittadini dell’Unione possiede animali da compagnia, le stime sono pari a 72,7 milioni di cani e 83,6 milioni di gatti.

Il loro commercio risulta quindi estremamente redditizio, con un valore annuo stimato per l’UE di 1,3 miliardi di Euro, attraente per gli operatori disposti a intraprendere pratiche commerciali sleali o addirittura illecite, con allevamenti e negozi che vendono cuccioli di cani e gatti di tutte le età.

Molti cani e gatti sono oggetto di commerci e trasporti illegali, anche da paesi terzi.

Deve essere sottolineato che la mancanza di tracciabilità e di un’adeguata copertura vaccinale comporta gravi rischi di trasmissione di zoonosi (rabbia, echinococcosi) con un rischio complessivo per la salute pubblica nell’Unione.

Le carenze alimentari associate a bassi livelli di igiene indeboliscono i sistemi immunitari degli animali e spesso determinano un maggior uso di antimicrobici, che influiscono sullo sviluppo di infezioni resistenti agli antibiotici nell’uomo.

Implementare misure relative alle visite veterinarie, ai requisiti minimi in materia di alimentazione, stabulazione, salute ed esigenze comportamentali, risulta necessario per proteggere la salute degli animali e per tutelare la salute pubblica. Un’adeguata attenzione agli aspetti comportamentali ed alla socializzazione risulta fondamentale, infatti, tali aspetti possono determinare problemi che col tempo conducono a sviluppare comportamenti aggressivi con gravi riflessi sulla sicurezza pubblica.

La Regione Siciliana, in attuazione dei principi di cui alla legge 15 del 3 agosto 2022 tutela gli animali in quanto esseri senzienti, al fine di assicurare loro un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche e condanna gli atti di crudeltà verso gli animali e il loro abbandono.

Programma del corso

Scheda di iscrizione




Abbattimento di pecore e capre nell’allevamento: individuati problemi di benessere animale

Se non vengono storditi in modo efficace, i piccoli ruminanti come le pecore e le capre possono provare forte dolore e paura durante l’abbattimento. Secondo l’ultimo parere dell’EFSA sul benessere degli animali questa procedura può essere migliorata in modo da diminuire dolore e paura.

Al di fuori dei macelli, gli animali possono essere uccisi per scopi diversi dal consumo umano se, ad esempio, sono improduttivi, feriti o malati terminali. Possono anche essere abbattuti su larga scala per il controllo delle malattie o la gestione di emergenze. Nella prima fase del processo gli animali vengono presi e trasferiti sul luogo dell’abbattimento, mentre nella seconda fase vengono immobilizzati e uccisi.

I nostri esperti hanno osservato che entrambe le fasi possono causare problemi al benessere e hanno dunque sottolineato la necessità di stordire adeguatamente gli animali in modo che non riprendano conoscenza prima dell’abbattimento. Hanno inoltre formulato una serie di raccomandazioni sull’uso corretto dei metodi di uccisione per ridurre al minimo la paura e il dolore.

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Fonte: EFSA




Primo caso di febbre di Oropouche in Italia: una nuova sfida per la sanità pubblica

È stato recentemente diagnosticato in Veneto il primo caso europeo di febbre Oropouche, La febbre di Oropouche, una malattia virale trasmessa da insetti vettori, è endemica in alcune regioni dell’America Latina, ma mai prima d’ora era stata diagnosticata in Italia.

Il paziente, un uomo di 45 anni, con una recente storia di viaggi nella regione tropicale caraibica, ha presentato sintomi influenzali tra cui febbre alta, mal di testa intenso, dolori muscolari e articolari. Il caso è stato confermato dal Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (Verona) e prontamente segnalato alle autorità sanitarie e all’ASL di competenza della Regione Veneto, nonché ai servizi di informazione e monitoraggio internazionali. La diagnosi effettuata nei laboratori BSL3 è stata confermata tramite test di laboratorio specifici, che hanno individuato la presenza del virus Oropouche nel sangue del paziente. Attualmente, il paziente è sotto stretto monitoraggio medico e le sue condizioni sono stabili.

La febbre di Oropouche è causata da un virus del genere Orthobunyavirus, Il virus oropouche è trasmesso all’uomo da insetti mordaci del genere Culicoides e nello specifico da Culicoides paraensis, presente nell’America meridionale e centrale e nei Caraibi.

La trasmissione del virus oropouche avviene in due cicli: selvaggio e urbano-epidemico

Nel ciclo selvaggio, il bacino per il virus Oropouche è la fauna selvatica (primati, bradipi, certi artropodi). Nel ciclo urbano-epidemico, gli esseri umani sono il principale serbatoio e il ciclo di infezione è da uomo a uomo attraverso il Culicoides come vettore.

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Fonte: IZS Teramo




La fenomica del latte: usare le tecnologie dell’infrarosso per valutare lo stato nutrizionale e di salute degli animali

Negli ultimi decenni le Scienze Zootecniche si sono concentrate nel ricercare il perfezionamento delle prestazioni e attitudini produttive degli animali da allevamento. Tuttavia, questa specializzazione ha presentato anche degli effetti negativi sugli animali in alcune fasi della loro vita. Un recente studio ha esaminato come l’analisi a infrarossi del latte possa aiutare a prevenire le problematiche di salute degli animali allevati e migliorarne il benessere e le capacità produttive. Di seguito l’approfondimento.

Negli ultimi decenni, la gestione e le prestazioni produttive del bestiame si sono trasformate e sviluppate drasticamente, soprattutto nel settore dei bovini da latte. Negli ultimi 40 anni la produzione di latte per vacca è più che raddoppiata nelle razze specializzate, come la Holstein, ed è ora circa sei volte superiore a quella di 100 anni fa. Le vacche ad alta produzione oggi possono facilmente fornire 12.000 kg di latte all’anno.

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 Fonte: Assaspa.it



Aperte le iscrizioni ai corsi di VetMare!

SIMeVePSono aperte le iscrizioni al corso dal titolo: “Controlli ufficiali e spreco alimentare:  le attività’ in Sanita’ Pubblica Veterinaria” si terrà presso l’Hotel Torre Oliva a Policastro – Bussentino (SA), dal 31/08/2024 – 07/09/2024.

Il corso è composto da 3 moduli:

  • I Modulo – Il Benessere Animale e l’igiene zootecnica 1/2 settembre 2024- 10 crediti ECM  – Scheda di iscrizione
  • II Modulo – Area igiene alimenti di origine animale 3/4 settembre 2024 – 10 crediti ECM – Scheda di iscrizione
  • III Modulo – Sanità Animale – 5/6 settembre 2024 – 10 crediti ECM – Scheda di iscrizione

Prenotazione alberghiera entro il 30 giugno 2024 – Scheda prenotazione alberghiera

Il corso è in fase di accreditamento.

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Gli illeciti in danno degli animali: il ruolo della autorità competente

imparareSi terrà l’11 luglio 2024 ad Ascoli Piceno il corso dal titolo: “Gli illeciti in danno degli animali: il ruolo della autorità competente”.

Il corso è organizzato dalla AST di Ascoli Piceno con il patrocinio della SIMeVEP.

Al corso sono stati attribuiti 8,5 crediti ECM.

Programma evento

 




Come ridurre il rischio di encefalite da zecche. Le indicazioni dell’Ecdc

Nel 2022 sono stati 3.650 I casi di encefalite da zecche (TBE) segnalati in 20 paesi dell’UE/SEE. La maggior parte dei casi si è verificata tra giugno e novembre, con luglio che ha registrato il maggior numero di casi segnalati.

È quanto emerso nell’ultima relazione epidemiologica annuale (ARE) dell’Ecdc pubblicata oggi. Essendo una malattia trasmessa da vettori diffusa in molte parti d’Europa e uno dei principali casi di infezioni del sistema nervoso centrale che possono provocare sequele neurologiche a lungo termine, la TBE contribuisce notevolmente al carico di malattia in Europa.

Le zecche si trovano spesso nelle aree boschive ed erbose e possono trasportare vari batteri, virus e parassiti che possono causare gravi malattie negli esseri umani soprattutto sono più attive durante i mesi più caldi dell’anno. Le zecche vivono sul terreno e si arrampicano su erbe e cespugli fino ad un’altezza di circa 80 cm. Lì aspettano il passaggio degli animali e degli esseri umani per potersi attaccare. Una volta sull’ospite, preferiscono spostarsi sulla pelle morbida e sulle zone pelose prima di mordere in quelle zone. Il morso è indolore e spesso non è possibile percepire il movimento della zecca sulla pelle.

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Fonte: quotidianosanita.it




Le microplastiche sono ovunque: trovate anche nell’olio

microplastichen nemico invisibile ha invaso ormai ogni angolo del pianeta, dall’Artico fino all’Himalaya. Sono le microplastiche, ovvero quelle particelle di materiale plastico con dimensioni comprese tra 5 mm e 0,1 µm. Ci sono poi le nanoplastiche, particelle ancora più piccole (tra 0,1 e 0,001 µm) e per questo ancora più sfuggenti. Oltre all’inquinamento ambientale, a destare preoccupazione sono i danni che le microplastiche possono arrecare alla salute umana: sono state trovate perfino nella placenta e nei testicoli. Un nuovo studio condotto dall’Università di Bologna, pubblicato sulla rivista scientifica Food Chemistry, ha indagato per la prima volta la presenza di microplastiche in diversi oli vegetali – olio extravergine di oliva, olio d’oliva, olio di semi di girasole e olio di semi vari – attualmente in commercio in Italia e in Spagna ed è arrivato a una sconfortante (o forse è meglio dire scontata) conclusione: le microplastiche non risparmiano neanche l’olio.

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Fonte: repubblica.it




I ricercatori hanno trovato PFAS nelle lontre inglesi

 

Un nuovo studio dell’Otter Project dell’Università di Cardiff ha rilevato la presenza di PFAS nelle lontre inglesi, sollevando preoccupazioni su potenziali impatti sulla salute in futuro. La ricerca, intitolata “Persistence of PFOA Pollution at a PTFE Production Site and Occurrence of Replacement PFASs in English Freshwaters Revealed by Sentinel Species, the Eurasian Otter (Lutra lutra)”, è stata pubblicata su Environmental Science and Technology.

Gli scienziati di Cardiff hanno analizzato le lontre di tutto il Regno Unito per monitorare i livelli di PFAS nell’ambiente, al fine di comprendere la concentrazione di queste sostanze chimiche nelle acque dolci del Regno Unito, la loro persistenza nell’ambiente e gli eventuali rischi ecologici e per la salute. I ricercatori erano particolarmente interessati ai livelli di PFAS nelle lontre che vivono vicino a fabbriche che utilizzano PFAS nella loro produzione.

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Fonte: FOSAN