Salvaguardia dell’ambiente, della salute dell’uomo e degli animali: il resoconto Unep del 2022
Un anno di risultati. Grandi o piccoli sarà il futuro a decretarlo. Ma per il pianeta è importante provarci. Il programma sull’ambiente delle Nazioni Unite (Unep) ha fatto il resoconto delle pietre miliari ambientali del 2022.
La risoluzione per porre fine all’inquinamento da plastica
Lo scorso 2 marzo, il ministro dell’Ambiente norvegese, Espen Barth Eide, ha suggellato una risoluzione globale con l’obiettivo di porre fine all’inquinamento da plastica, a lungo considerato uno dei problemi ambientali più urgenti del pianeta. L’accordo è stato uno dei tanti importanti passi in avanti nella tutela dell’ambiente che sono stati fatti nel corso del 2022, definito anno storico per il pianeta.
Plastica: un pericolo per l’ambiente
Ogni anno vengono generati quasi 400 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, una cifra destinata a raddoppiare entro il 2040. Solo una frazione di questi viene riciclata, il resto finisce nell’ambiente e soprattutto negli oceani, causando danni a esseri umani e alla fauna selvatica. La risoluzione adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente a Nairobi, in Kenya, impegna le nazioni a mettere in atto una bozza di accordo entro la fine del 2024.
50 anni di Unep
Sempre a marzo scorso, i delegati di tutto il mondo si sono riuniti in Kenya per una sessione speciale dell’Unep per commemorare il suo 50esimo anniversario. L’evento ha visto i partecipanti fare il punto su tutto ciò che è stato raggiunto negli ultimi cinquant’anni, inclusi gli sforzi per riparare lo strato di ozono, eliminare gradualmente il carburante con piombo e proteggere le specie in via di estinzione.
La nascita del movimento ambientalista
A giugno 2022, nella capitale della Svezia, si è tenuto l’incontro internazionale di Stoccolma per commemorare il 50esimo anniversario della Conference on the Human Environment del 1972, considerata la nascita del moderno movimento ambientalista. È stata anche l’occasione per discutere degli obiettivi di sviluppo sostenibile e per affrontare la tripla crisi planetaria del cambiamento climatico, della natura e della perdita di biodiversità, dell’inquinamento e dei rifiuti.
Il diritto a un ambiente sano e pulito
A luglio 2022, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che tutti gli abitanti del pianeta hanno diritto a un ambiente sano e pulito e ha invitato gli Stati a intensificare gli sforzi per proteggere la natura. La delibera non è giuridicamente vincolante. Ma i sostenitori sperano che spingerà i Paesi a sancire il diritto a un ambiente sano nelle loro costituzioni, consentendo agli attivisti di sfidare politiche e progetti distruttivi per l’ambiente.
Attività di sensibilizzazione
Quest’anno, le campagne dell’Unep hanno sensibilizzato su una moltitudine di questioni ambientali. La Giornata mondiale dell’ambiente, la Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu e la Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari hanno coinvolto milioni di persone in tutto il mondo, contribuendo a mettere l’ambiente al centro dell’attenzione pubblica. Nel frattempo, due importanti studi dell’Unep, l’Emissions Gap Report e l’Adaptation Gap Report, hanno puntato i riflettori sulla portata della crisi climatica e su ciò che l’umanità deve fare per evitare il peggio del cambiamento climatico.
Cop27
Lo scorso novembre, alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop27 ) in Egitto, gli Stati membri hanno concordato di istituire un fondo che sosterrà i Paesi in via di sviluppo alle prese con le conseguenze della crisi climatica. In un accordo definito dagli osservatori storico, il cosiddetto fondo loss and damage mira ad aiutare le nazioni vulnerabili a far fronte a siccità, inondazioni e mare in aumento, che dovrebbero diventare più gravi man mano che il clima del pianeta cambia.
Cop15
Nell’ultimo mese di quest’anno, si è conclusa la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (Cop15), a Montreal in Canada, con un accordo storico per guidare l’azione globale sull’ambiente fino al 2030. Il quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal include misure concrete per arrestare e invertire la perdita della natura, tra le quali mettere sotto protezione il 30% del pianeta e il 30% degli ecosistemi degradati entro il 2030. L’accordo è stato pensato per contrastare quella che gli esperti definiscono un’allarmante perdita di biodiversità. Secondo un rapporto Ipbes del 2019, infatti, ci sarebbe un milione di specie che va verso l’estinzione, molte minacciate dall’attività umana.
Fonte: aboutpharma.com
Il 2022 per l’apicoltura italiana è stato l’annus horribilis dei calabroni predatori.
Conoscere meglio Sars-CoV-2, a partire dalla caratterizzazione delle sue varianti e dei meccanismi di diffusione e patogenicità fino all’individuazione di strategie innovative per la diagnosi, la prevenzione e la cura. E’ questo lo spirito del bando per il finanziamento di progetti di ricerca biennali, del valore di 4 milioni di euro (finanziati dal Ministero della Salute attraverso ISS), appena pubblicato nell’ambito del progetto “Rete Italiana per la sorveglianza virologica, il monitoraggio immunologico, la formazione e la ricerca in Preparazione alla gestione delle Emergenze Infettive – R.I.Pr.E.I.”. Al bando possono partecipare ricercatori che operano presso Università, Enti di Ricerca, Enti del Ssn e Sanità militare. Sono previsti finanziamenti sia per progetti pilota, monocentrici, dedicati a idee innovative, che per ricerche più consolidate che riuniscono ricercatori di enti diversi.
La Malattia Emorragica Epizootica del Cervo (EHD), causata da un virus trasmesso dalla puntura di insetti del genere Culicoides, fu individuata per la prima volta nel 1955 durante un’epidemia che colpì gravemente una specie di cervi caratteristica del Nord America. In questi animali, dai quali ha preso il nome originario, la patologia può assumere caratteristiche molto gravi, fino a portare alla morte in una grande percentuale di casi. Ma gli anni successivi mostrarono come possano esserne colpite anche altre specie di ruminanti, sia selvatiche che domestiche come ovini e bovini. Mentre i primi, pur essendo portatori, non sviluppano segni clinici importanti, i bovini possono ammalarsi, con ripercussioni sulla produzione di latte e in generale sull’intero sistema di allevamento
Alle misure draconiane finalizzate al contenimento della diffusione di SARS-CoV-2 – il famigerato betacoronavirus responsabile della Covid-19 – ha fatto seguito l’adozione, da parte della Cina, di una politica diametralmente opposta.
La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della salute in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, ha realizzato, in modalità FAD asincrona, un percorso dal titolo “Il sistema I&R – identificazione e registrazione degli operatori, stabilimenti ed animali” destinato a tutti i soggetti responsabili e utenti del sistema I&R.
I medici veterinari che lavorano a contatto con i cani non vengono maggiormente infettati da leptospira rispetto alla popolazione meno esposta professionalmente a questo rischio. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e finanziata dal Ministero della Salute (
Rispetto all’anno precedente, nel 2021 si è registrato un incremento generale delle segnalazioni relative a malattie zoonotiche e focolai infettivi di origine alimentare, che tuttavia sono rimaste decisamente al di sotto di quelle relative agli anni precedenti la pandemia. È quanto emerge dall’ultimo
Il prossimo 19 dicembre si terrà a Firenze il corso ECM dal titolo