Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana, pubblicati gli atti

Pubblichiamo gli atti del il corso Ecm sulla Sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare in Toscana tenuto a Torrita di Siena il 25 maggio.

Al centro del confronto la comunicazione in Sanità Pubblica Veterinaria, essenziale per affermare e diffondere il ruolo dei Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL della Toscana, dell’Istituto Zooprofilattico, dell’UVAC e dell’Università di Pisa; un ruolo importante all’interno del nostro sistema sanitario regionale.

Il veterinario che si occupa di prevenzione, sanità e benessere animale, infatti, tra le sue funzioni esercita anche un’importante ruolo di mediazione culturale teso alla promozione di senso etico nei consumi e nelle produzioni agroalimentari. Scegliere un’alimentazione consapevole non può prescindere dal perseguimento della corretta definizione di qualità di vita dell’animale zootecnico che diventa anche valore aggiunto e commerciale per i nostri prodotti.

Alla giornata sono intervenuti autorevoli rappresentanti istituzionali quali Stefano Scaramelli,  Consigliere Regionale della Toscana – Presidente Commissione Sanità e i Sindaci di Torrita di Siena – Montepulciano e Sinalunga.




Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana

Sono aperte le iscrizioni al corso dal titolo “Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana” che si terrà a Torrita di Siena il giorno 25 maggio 2018.

Il corso verte sulla comunicazione in Sanità Pubblica Veterinaria,  essenziale per affermare e diffondere il ruolo dei  Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL della Toscana, dell’Istituto Zooprofilattico, dell’UVAC e dell’Università di Pisa; i veterinari pubblici
infatti, attraverso le attività svolte per la sicurezza alimentare e la salute animale, tutelano i consumatori ma anche le imprese, svolgendo un importante compito di trasferimento culturale e di mediazione che va potenziato a favore delle filiere locali e della salvaguardia del territorio e del suo patrimonio socio economico e culturale,  per  il sostegno delle produzioni tipiche e delle eccellenze storico/culturali,  per  superare le criticità e le sfide, per produrre bene e dare forza al Sistema Agro-Zootecnico-Alimentare Tradizionale e al Sistema Paese.

Attraverso la Comunicazione, speriamo in una nuova adozione politica, ad oggi carente, delle politiche per la prevenzione e delle nuove opportunità per la sanità pubblica del futuro.

 

 

 

 

 

 




Il ruolo del veterinario per il benessere e la tutela degli animali

muccaQuasi un miliardo di persone soffre di malnutrizione e fame e questa vergogna si accompagna a una iper-nutrizione di un miliardo e mezzo di persone che soffrono di problemi di salute legati al cibo.

Il mercato alimentare è profondamente legato alle condizioni di sfruttamento ambientale di suolo e acqua, necessario per avere produzioni alimentari vegetali e animali a prezzo basso, che in larga parte vengono sprecate e distrutte generando ulteriori danni all’ambiente e sofferenze agli animali.

Lo spreco alimentare è una delle principali questioni ambientali, socio-economiche ed etiche che l’umanità dovrà affrontare.

In questo spreco c’è molto “cibo che non nutre nessuno”, cioè alimenti che escono dalla catena alimentare perché eccedenti – in particolare di origine animale – che non generano alcun beneficio ma da cui dipende la vita di molti animali.

Produciamo troppo cibo, lo produciamo con obiettivi di carattere strettamente economico, secondo le stringenti regole di in un mercato globalizzato,  deteriorando il valore delle catene agro-zootecnico-alimentari locali.

In questo quadro si inserisce necessariamente una riflessione sullo sfruttamento animale, sulla compatibilità ecologica, economica ed etica delle zoocolture rispetto a un sentimento sempre più diffuso ma indeterminato di protezione e “benessere animale”.

Le scelte etiche possono influenzare comportamenti di acquisto e consumo anche in campo alimentare fino ad orientare nuove pratiche zootecniche verso modelli evoluti e protettivi della “animalità” dai bisogni dell’umanità.

La scelta di un’alimentazione consapevole ha una forza positiva che deve essere stimolata anche attraverso una definizione corretta di qualità di vita dell’animale zootecnico che deve essere perseguita e che diventa valore aggiunto commerciale dei prodotti.

Il veterinario che si occupa di prevenzione, sanità e benessere animale può esercitare una importante funzione di mediazione culturale a vantaggio di chi ha bisogno di dare senso etico al rapporto tra animalità e umanità.

Il veterinario, nel suo lavoro è in contatto diretto con i decisori politici, con il contesto biologico in cui vivono gli animali selvatici, con gli allevatori, con l’industria delle carni e con i consumatori, si confronta  con le leggi divenendo l’elemento in grado di modulare gli estremismi e dimostrare che il benessere animale, oltre che etico, può dimostrarsi sostenibile e redditizio.

Per fornire le informazioni più aggiornate per un corretto approccio al benessere animale in tutti gli ambiti di attività del Veterinario di medicina pubblico è stato organizzato – grazie alla disponibilità e alla sensibilità dei colleghi toscani – il corso ECM Aggiornamento sulla protezione ed il benessere animale: normativa, etica e percezione nella società che si è svolto dal 27 al 29 novembre a Bagno Vignoni (SI) con esiti molto stimolanti.

Hanno partecipato attivamente al confronto tutti i convenuti che hanno interagito in modo molto costruttivo con i relatori:  Antonio Sorice – Presidente SIMeVeP, Sonia Chellini – Vice Presidente Slow Food, Valentina Tepedino – Direttore di Eurofishmarket, Aldo Grasselli – Presidente FVM, Lino Vicini – Vice Procuratore  presso la Procura della Repubblica di Parma e Franco Manti – Docente di Etica Sociale dell’Università di Genova.

Il workshop ha evidenziato come la tutela dell’ecosistema, il benessere degli animali, e il benessere umano siano inscindibili.

In particolare, è stato condiviso che l’affermazione dei diritti animali di avere una corretta condizione di allevamento richiede il riconoscimento della loro identità ed alterità dal modello antropocentrico. Una umanizzazione animale, oltre ad essere un errore metodologico, in modo non scientifico tende a proiettare sugli animali modelli umanizzati di condizioni etologiche di vita, norme giuridiche, atteggiamenti emotivi che non determinano alcun reale miglioramento complessivo del benessere animale.

Il perseguimento di una condizione di vita etologicamente quanto più rispettosa delle caratteristiche di ciascuna specie è legata a una delicata e complessa funzione di mediazione interpretativa, valutativa e realizzativa che solo il medico veterinario dotato di adeguata specializzazione può impostare correttamente.

Perciò – nel convenire la necessità di definire linee guida, protocolli e atti fondativi innovativi della professione in merito all’argomento – è stato da tutti evidenziato e riconosciuto che la funzione del medico veterinario è fondamentale per la tutela degli animali.

Questa funzione,  implica una rapporto di responsabilità e di tutoraggio basato su una specializzazione dei medici veterinari che si occupano di bisogni e tutela del mondo animale e questa funzione – oggi – non può prescindere da una consapevole sensibilità e competenza etica.




Pubblicati gli atti del corso “Certificazione veterinaria 3.0 e amministrazione digitale. Dalla carta al Web”

Sono disponibili gli atti del Convegno VetNeve 2018 dal titolo “Certificazione veterinaria 3.0 e amministrazione digitale. Dalla carta al Web” svoltosi a Folgaria (TN) i giorni 5, 6, 8 e 9 marzo 2018.

                                                                                                     




Fipronil, quali sono i rischi?

«Non ci sono rischi evidenti sulla salute umana, tuttavia dipende anche dalle dosi assunte» è quanto ribadisce a Sanità informazione il Vicepresidente SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) Vitantonio Perrone sull’allarme uova contaminate dall’insetticida Fipronil che dal Belgio e dalla Germania ha valicato i confini italiani portando al sequestro di alcuni allevamenti in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

«Il Fipronil è un farmaco autorizzato unicamente come antiparassitario per gli animali domestici (per contrastare l’ectoparassitosi in cani e gatti) ed è vietato per tutti gli altri; in particolare ne è proibito l’ utilizzo per animali destinati alla produzione di alimenti» spiega il dottore aggiungendo che allo stato attuale «le percentuali di Fipronil individuate nelle uova italiane non sono allarmanti ma di fatto un pesticida non deve per legge entrare in contatto con alimenti destinati al consumo».

Leggi l’intervista completa




Batteriocine, un’alternativa agli antibiotici per contrastare il Campylobacter negli allevamenti avicoli?

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha realizzato un progetto di ricerca finalizzata, finanziato dal Ministero della Salute (RF 2009 – 1504288), con l’obiettivo di isolare le batteriocine prodotte da batteri lattici commensali e valutare la loro efficacia nell’inibizione di Salmonella spp e Campylobater jejuni.

I risultati raggiunti sono promettenti e suggeriscono di eseguire ulteriori prove in vitro a partire da batteriocine ottenute dal ceppo di Enterococcus identificato. L’obiettivo è verificare se l’effetto positivo sulla colonizzazione da parte di Campylobactyer nei polli permanga anche in condizioni di allevamento commerciale. Dopo aver valutato questa ipotesi sarà possibile confermare se l’impiego di batteriocine può trovare applicazione nell’ambito del controllo di Campylobacter nella filiera avicola.

Infine il progetto ha permesso di identificare le metodiche analitiche per isolare e caratterizzare ceppi batterici potenzialmente produttori di batteriocine, e per testarne l’effetto inibitorio nei confronti di isolati di Salmonella e Campylobacter. Questo rappresenta un punto di partenza importante per incrementare la collezione di ceppi produttori di batteriocine e per caratterizzare le molecole che producono.

Tutte le info sul sito IZS delle Venezie

 




Presentazione “Libro Bianco” Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana

Sarà presentato il 30 gennaio a Firenze il volume  “Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana pubblicato dalla Segreteria Regionale del SIVeMP Toscana e dalla Società Italiana di Medicina Preventiva sez. Toscana.
Il volume vuole essere un “Libro Bianco” sulla Veterinaria pubblica e sulla sicurezza alimentare Toscana nel tentativo di mettere a fuoco le criticità del sistema agro-zootecnico-alimentare partendo dai temi della “Sicurezza Ambientale”, “Benessere Animale”, “Igiene Urbana Veterinaria”, sviluppando una riflessione sulle patologie animali e alimentari e sul loro costo sociale ed economico, proseguendo sui temi della globalizzazione dei commerci e delle derrate alimentari e dei nuovi rischi emergenti, per finire sulla massa di attività analiticamente riportate nella Regione.




Vetneve 4-11 marzo 2018, il programma e la scheda di iscrizione

Si avvicina il consueto appuntamento invernale con l’aggiornamento ECM a Folgaria (TN). Quest’anno si parlerà di “Certificazione veterinaria 3.0 e amministrazione digitale. Dalla carta al WEB”.

Il corso si svolgerà nei giorni 5, 6, 8 e 9 marzo 2018.

 

5 Marzo: DIRITTO AMMINISTRATIVO. LA FORMALITÀ DEGLI ATTI

  • Fondamenti di diritto amministrativo per il corretto esercizio delle attività di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.
  • Fondamenti di diritto sanitario e del lavoro per il corretto esercizio delle attività ispettive, di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.

6 Marzo 2018: LA CERTIFICAZIONE VETERINARIA: ASPETTI TEORICI, NORMATIVI E APPLICATIVI

  • Fondamenti di diritto sanitario e del lavoro per il corretto esercizio delle attività ispettive, di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.
  • La certificazione veterinaria: aspetti teorici, normativi e applicativi nell’era della dematerializzazione. L’intervento delle diverse figure professionali

8 Marzo: LA CERTIFICAZIONE VETERINARIA: ASPETTI TEORICI, NORMATIVI E APPLICATIVI

  • Abilitazione all’esportazione/importazione verso/da i Paesi Terzi (prodotti a base di latte, prodotti della pesca, carne, animali vivi).
  • La certificazione elettronica e il Sistema TRACES
  • La gestione dei certificati e delle certificazioni nei Servizi Veterinari

9 Marzo 2018 : LA RICETTA ELETTRONICA

Programma integrale e scheda di iscrizione

Scheda di prenotazione alberghiera




Lanciata un’innovativa strategia per arrestare la trasmissione della TBC bovina e zoonotica

La prima tabella di marcia per combattere la TBC animale (TBC bovina) e la sua trasmissione all’uomo, denominata TBC zoonotica – trasmessa di solito attraverso il consumo di carni contaminate o di prodotti lattiero-caseari provenienti da animali malati – richiede una stretta collaborazione tra coloro che lavorano per migliorare la salute umana e animale. È basata su un approccio One Health (un’unica salute, umana e animale N.d.T.) per affrontare i rischi sanitari nei diversi settori.

E’ stata lanciata oggi La Roadmap per la TBC zoonotica nel corso della 48a Conferenza mondiale dell’Unione sulla salute polmonare in corso a Guadalajara, in Messico, questa settimana. Quattro partner in materia sanitaria, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Organizzazione mondiale per la salute animale(OIE), l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e l’Unione internazionale contro la TBC e le malattie polmonari (L’Unione) hanno avviato una collaborazione per sviluppare una strategia comune e affrontare l’impatto economico e sanitario di questa malattia.

Nuovi dati rilasciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimano che ogni anno oltre 140.000 persone si ammalano e più di 12.000 perdono la vita a causa della TBC zoonotica – soprattutto nelle regioni dell’Africa e del Sud-Est asiatico.

“Abbiamo fatto progressi nel porre fine alla TBC, ma le persone colpite dalla TBC zoonotica sono state in larga misura lasciate alle spalle”, ha dichiarato Mario Raviglione, Direttore del Programma dell’OMS Global TBC. “Le priorità delineate in questa tabella di marcia evidenziano la necessità di un’azione multisettoriale per affrontare questa forma trascurata di TBC e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e della strategia dell’OMS sulla TBC “, “Insieme possiamo salvare vite e garantire mezzi di sussistenza”.

La TBC bovina in genere si trasmette agli esseri umani attraverso il consumo di alimenti – di solito prodotti lattiero-caseari – non trattati termicamente o carni crude o impropriamente cotte di animali malati. Possono anche verificarsi trasmissioni dirette da animali infetti o da prodotti animali.

“Questa mappa multidisciplinare rappresenta una pietra miliare nella lotta contro la TBC in entrambi gli uomini e gli animali”, ha dichiarato Paula I Fujiwara, Direttore Scientifico dell’Unione. “Migliori tecnologie, migliori conoscenze scientifiche e una migliore governance per le comunità colpite dalla TBC bovina nelle zone rurali più povere devono diventare il nuovo mantra se dobbiamo andare avanti sulla strada per eliminare del tutto e ovunque la TBC”.

Ma la TBC zoonotica è in gran parte nascosta. Spesso non sono disponibili strumenti di laboratorio avanzati necessari per la sua diagnosi. La malattia è resistente alla pirazinamide – uno dei farmaci standard di prima linea utilizzati per trattare la TBC. I pazienti sono quindi spesso erroneamente diagnosticati e possono ricevere un trattamento inefficace.

“Nella lotta contro la TBC dobbiamo riconoscere l’interdipendenza tra la salute umana e quella animale”, ha dichiarato Berhe Tekola, Direttore della Divisione FAO Produzione e Salute Animale.
“In particolare, la TBC bovina, causata dal Mycobacterium bovis, colpisce i bovini, minaccia la vita delle persone e causa grandi barriere economiche e commerciali, oltre a rappresentare un enorme rischio per la sicurezza alimentare e la salute umana”.

Dieci interventi prioritari per combattere la TBC zoonotica nelle persone e la TBC bovina negli animali
La tabella di marcia, sostenuta dai quattro partner, si articola in 10 azioni prioritarie che devono essere prese sia per la salute umana che per quella animale e ne definisce le tappe a breve e medio termine:

MIGLIORARE LA BASE DI CONOSCENZE
1. Sistematicamente esaminare, raccogliere, analizzare e riportare dati di qualità migliori sull’incidenza della TBC zoonotica nelle persone e migliorare la sorveglianza e la segnalazione della TBC bovina nel bestiame e nella fauna selvatica.
2. Ampliare la disponibilità di strumenti diagnostici appropriati e la capacità di fare test per identificare e caratterizzare la TBC zoonotica nelle persone.
3. Individuare e affrontare le lacune di ricerca nella TBC zoonotica e bovina, nell’epidemiologia, negli strumenti diagnostici, nei vaccini, in efficaci regimi di trattamento dei pazienti, nei sistemi sanitari e negli interventi coordinati con i servizi veterinari.

RIDURRE LA TRASMISSIONE TRA ANIMALI E UMANI
4. Sviluppare strategie per migliorare la sicurezza degli alimenti.
5. Sviluppare la capacità del settore veterinario di ridurre la prevalenza della TBC nel bestiame.
6. Individuare le popolazioni e i percorsi di rischio per la trasmissione della TBC zoonotica.

RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE INTERSETTORIALE
7. Incrementare la consapevolezza della TBC zoonotica, coinvolgere le principali parti interessate pubbliche e private e stabilire un’efficace collaborazione intersettoriale.
8. Sviluppare e attuare politiche e linee guida per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e il trattamento della TBC zoonotica, in linea con gli standard intergovernativi se pertinenti.
9. Identificare le opportunità per interventi appositamente designati per le comunità che affrontino congiuntamente la salute umana e animale.
10. Sviluppare investimenti per sostenere l’impegno politico e il finanziamento per affrontare la TBC zoonotica attraverso i diversi settori, a livello globale, regionale e nazionale.

Molti di questi interventi raccomandati per il controllo della TBC bovina e zoonotica porteranno anche notevoli benefici per la prevenzione di altre malattie zoonotiche o originate dal cibo, ad esempio causate dalla Brucella.
Affrontare la salute degli animali e l’impatto socioeconomico della TBC zoonotica
L’impatto della TBC zoonotica si estende oltre la salute umana.

Matthew Stone, Vice Direttore Generale dell’OIE, Dipartimento Scienza e Norme Internazionali, ha sottolineato: “Prevenire e controllare la TBC bovina alla sua fonte animale è cruciale per evitare la sua trasmissione all’uomo, per migliorare la sicurezza alimentare e proteggere il sostentamento di molte comunità rurali. A tal fine, l’attuazione di strategie basate su standard internazionali e un approccio trasversale consentirà una migliore sorveglianza e diagnosi della malattia negli animali e di conseguenza ridurre i rischi per l’uomo”.

La TBC bovina minaccia anche il benessere degli animali e coloro che dipendono dal bestiame come mezzo di sussistenza. La malattia può devastare economicamente la produzione zootecnica con grandi perdite connesse con la produzione animale, con i mercati e con il commercio, oltre ai costi per l’attuazione dei programmi di sorveglianza e di controllo. Per eliminare la malattia, il bestiame domestico che è stato infettato da TBC bovina deve essere macellato sotto controllo veterinario.

Anche i paesi più ricchi ne sono colpiti. Negli Stati Uniti, tra il 2000 e il 2008 per rispondere ai focolai di TBC bovina sono stati necessari oltre 200 milioni di dollari per fondi di emergenza. Anche la fauna selvatica può essere infettata, fungendo da serbatoio di infezione per il bestiame e per le persone. Questo può potenzialmente minacciare gli sforzi di conservazione della fauna selvatica.

La tabella di marcia sollecita un’azione per stimolare la risposta e le risorse urgentemente necessarie per affrontare la TBC zoonotica e bovina.




Gaianews intervista Maurizio Ferri

Maurizio Ferri, componente del Consiglio direttivo SIMeVeP, è stato intervistato da gaianews.it sul tema dell’etichettatura dei prodotti alimentari. Dalle indicazioni obbligatorie a quella supplementari, dalla comprensibilità delle informazioni al ruolo e responsabilità del consumatore per scelte sicure e consapevoli.

Un approfondimento particolare è dedicato al sistema di etichettatura volontario “Traffic Light” introdotto dal Regno Unito.

Istruzioni per l’uso delle etichette alimentari: intervista a Maurizio Ferri

Traffic Light, il nuovo ‘sistema a semaforo’ tra critiche e polemiche. Intervista all’esperto