Malattie da vettori vecchie, nuove, emergenti: da West Nile a Chikungunya, passando per Borrelia miyamotoi

Fare l’autostop è uno dei modi più pratici ed economici per spostarsi da un luogo a un altro. Lo sanno bene zecche e zanzare che di questa abitudine hanno fatto una filosofia di vita. Quello che non sanno è che spesso viaggiano con un bagaglio di patogeni che nel nuovo ambiente, magari a migliaia di chilometri di distanza, possono trovare condizioni favorevoli per diffondersi.

Una malattia viene definita in genere emergente quando presenta una prevalenza più elevata di quanto sia prevedibile in base alle nostre conoscenze. Includiamo nelle malattie emergenti quelle “nuove”, causate da patogeni sconosciuti, ma anche quelle causate da patogeni già esistenti che diffondono in nuove aree. Una malattia è invece ri-emergente quando la sua prevalenza torna ad aumentare dopo periodi più o meno lunghi di bassa endemia. Vediamo alcuni esempi che interessano l’Italia e in particolare il territorio del Nordest.

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Food Sustainability Index, la Francia Paese più virtuoso

albero, proteggereLa Francia si riconferma il Paese più virtuoso al mondo. A decretarlo è la terza edizione del Food Sustainability Index (FSI) l’indice che analizza le performance di 67 Paesi in base alla sostenibilità del loro sistema alimentare e al reddito. I Paesi presi in esame dall’Index rappresentano oltre il 90% del PIL globale e i 4/5 della popolazione mondiale. Il Food Sustainability Index è stato sviluppato dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) in collaborazione con The Economist Intelligence Unit. L’edizione 2018 si concentra principalmente sulle best practices nel campo della sostenibilità alimentare che contribuiscono a raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ed è stato presentato in occasione del nono Forum della Fondazione BCFN su Alimentazione e Nutrizione che si sta tenendo a Milano.

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Ue: diminuiscono le vendite di antibiotici per animali

Un rapporto pubblicato ieri dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) mostra che le vendite complessive di antimicrobici veterinari in tutta Europa sono diminuite di oltre il 20% tra il 2011 e il 2016. Ciò testimonia la tendenza al ribasso negli ultimi anni e conferma che l’orientamento dell’Unione europea (UE) e le campagne nazionali che promuovono un uso prudente degli antibiotici negli animali per combattere la resistenza antimicrobica stanno avendo un effetto positivo. Una ripartizione per classe di antimicrobici mostra che vi è stato un calo di quasi il 40% delle vendite di polimixine per uso veterinario. Questa classe include la colistina, che viene utilizzata come trattamento di ultima istanza in pazienti con infezioni batteriche resistenti ad altri antibiotici.

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IZS Venezie pubblica le Linee Guida in Veterinaria per la PRRS

La PRRS – Sindrome Riproduttiva e Respiratoria Suina – è una malattia complessa che continua ancora oggi a causare gravi perdite economiche nel settore dell’allevamento suinicolo e il cui controllo presenta importanti punti critici.

La Linea guida permette a chi opera in campo di avere un quadro completo della malattia e di quali siano i migliori strumenti di diagnosi e controllo descritti in letteratura.

Scarica le Linee Guida

 




Manuale Oie: PSA nei cinghiali e biosicurezza durante la caccia

L’OIE, Organizzazione mondiale per la salute animale  ha pubblicato un manuale “Handbook on African Swine Fever
in wild boar and biosecurity during hunting” sull’evoluzione della Peste Suina Africana in Europa (PSA).

Il documento, elaborato su impulso dello Standing Group of Experts on African swine fever in Europe, sarà aggiornato costantemente con nuovi studi scientificie informazioni tecniche. Alla stesura ha partecipato anche Vittorio Guberti, medico veterinario dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA).

Il progetto intende costruire una cooperazione più stretta tra i paesi colpiti dalla Peste suina africana  e quindi, affrontare la malattia in modo più collaborativo e con una strategia comune.

Scarica il manuale (versione 15 ottobre 2018)

A cura della segreteria SIMeVeP

 




Tecnologia rivoluzionaria: ricercatori verso soluzione non antibiotica per il trattamento delle vacche in lattazione

La resistenza agli antibiotici sta aumentando drasticamente in tutto il mondo. Sono sempre di più i batteri che diventano resistenti agli antibiotici progettati per ucciderli, rendendo questi farmaci inefficaci e compromettendo la nostra capacità di trattare malattie infettive comuni. A meno che non venga intrapresa un’azione urgente, l’Organizzazione mondiale della sanità prevede che entreremo in un’era post-antibiotica in cui infezioni comuni e lesioni lievi potranno ancora una volta rivelarsi fatali.

Il progetto PanaMast, finanziato dall’UE, sta affrontando il problema della resistenza agli antibiotici concentrandosi sulla mastite bovina, un’infiammazione della mammella che colpisce comunemente i bovini da latte in tutto il mondo. Mentre la mastite viene normalmente trattata con antibiotici convenzionali, PanaMast sta sviluppando la prima soluzione non antibiotica al mondo per il trattamento delle vacche in lattazione.

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#Sprecozero, un decalogo per evitare cibo nella spazzatura

Sono 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura e in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, martedì 16 ottobre, Andrea Segrè, fondatore di last minute market e della campagna spreco zero, rilancia un decalogo di gesti concreti per prevenire lo spreco di cibo, in linea con gli auspici Fao.

Sono 815 milioni nel mondo gli individui che soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita mentre 1 persona su 8 soffre di obesità, secondo i dati misurati attraverso “I Diari di Famiglia del progetto Reduce – Spreco Zero” del Ministero dell’Ambiente.

 

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VetTerme 2018 – Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’

Torna il consueto appuntamento autunnale con la formazione.

Quest’anno il corso Ecm organizzato dalla SIMeVeP “Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’ si terrà dal 3 al 5 dicembre a Bagno Vignoni San Quirico d’Orcia (SI).

20 Crediti ECM assegnati al corso.

I posti a disposizione sono 40. I corsi sono rivolti ai medici veterinari e verrà data priorità agli iscritti al SIVeMP e alla SIMeVeP.
La quota di iscrizione  è di € 300,00. Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP è di € 150,00 – Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP della Regione Toscana il corso è gratuito.

 

Programma scientifico

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Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze

spreco risorsaSi terrà il 14 novembre 2018 a Torino il corso “Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze”.

Mentre l’Agenda 2030 dell’OMS si prefigge di raggiungere l’obiettivo  “Fame zero” entro il 2030, i  cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale e l’aumento della produzione di rifiuti sono campanelli di allarme che avvertono sulla necessità di azioni drastiche, globali e durevoli da parte di tutti i Governi, a partire dagli Stati più industrializzati.

In questo ambito, dal 2016 in Italia è in vigore Legge Gadda (n. 166/2016), che ha reso più facile e conveniente donare le eccedenze alimentari, prefiggendosi sia di ridurre la quantità di cibo ancora perfettamente edibile che diventa rifiuto sia di ridare nuova vita ad altri prodotti.

Il seminario organizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e con il proprio Laboratorio Chimico, si rivolge alle PMI, con l’obiettivo di mettere in contatto enti, istituzioni e aziende e di offrire stimoli e prospettive per un sistema agroalimentare più organizzato ed efficiente.

Nel corso dell’evento si illustrerà quanto è già stato realizzato per combattere lo spreco alimentare, anche tramite la testimonianza di alcuni casi concreti, e si condividerà con il pubblico quanto ancora rimane da fare, per diffondere le “buone pratiche” e creare sempre più “reti” virtuose di conoscenza, innovazione e comunicazione tra cittadini, operatori del settore commerciale, amministrazioni pubbliche, istituzioni private e professionisti del settore.

 

 




Ricetta elettronica e corretto uso del farmaco veterinario-Pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del corso ecm “Farmacosorveglianza veterinaria: ricetta elettronica e metodologie di controllo sul corretto impiego del farmaco veterinario a garanzia della sicurezza degli alimenti e per la prevenzione dell’antibiotico resistenza” che si è svolto ieri a Marino (RM).

La legislazione europea in materia di medicinali veterinari è costituita da un articolato e complesso corpus normativo che disciplina tutte le fasi di vita del medicinale veterinario, dalla sperimentazione alla farmacosorveglianza e alla presenza di residui negli alimenti. Di notevole importanza sono le norme su cui si basa il sistema di autorizzazione all’immissione in commercio.

La disponibilità di appropriati medicinali veterinari in grado di curare patologie specifiche garantisce sia la salute sia il benessere degli animali. Ciò non di meno il loro impiego comporta la presenza di residui di sostanze farmacologicamente attive nelle produzioni di origine animale e nell’ambiente. Al fine di tutelare la salute pubblica, nella legislazione sono, da un lato, stabiliti i limiti massimi dei residui ammessi nei diversi alimenti, definiti conformemente ai principi generalmente riconosciuti della valutazione della sicurezza, tenendo conto dei rischi tossicologici, della contaminazione ambientale nonché degli effetti microbiologici e farmacologici dei residui. Dall’altro lato è mantenuto il divieto per l’impiego di talune sostanze ad azione ormonale, tireostatica, delle sostanze beta-agoniste e di talune sostanze farmacologicamente attive.

Il sistema ufficiale di controllo riveste un ruolo fondamentale nelle attività di sorveglianza che si esplicano, da un lato con l’attuazione locale del Piano Nazionale Residui e con controlli, basati sul rischio, in tutte le fasi della produzione, della distribuzione e dell’uso del medicinale veterinario.
Dall’altro lato sono invece in essere le norme contenute negli atti giuridici dell’Unione in materia di organizzazione dei sistemi di controllo ufficiale lungo la filiera agroalimentare in virtù delle quali sono posti in essere sistemi di gestione e controllo della sicurezza degli alimenti che non possono prescindere dall’inglobare le conseguenze dell’uso del medicinale veterinario negli animali produttori di alimenti.
Un’attenzione particolare va poi riservata al fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, ovvero quel fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate.

Secondo l’OMS, con le sue ripercussioni di ordine epidemiologico ed economico, l’antimicrobico-resistenza rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica.

Nel settore veterinario viene consumato oltre il 50% degli antibiotici utilizzati globalmente. Questo rappresenta un fattore di rischio per la selezione e diffusione di batteri resistenti, sia commensali che zoonotici. Il trasferimento di batteri resistenti dall’animale all’uomo può avvenire sia per contatto diretto o mediante alimenti di origine animale, che indirettamente, attraverso più complessi cicli di contaminazione ambientale a loro volta impattanti sulla catena alimentare. Tale complessità può essere affrontata solo con interventi coordinati e globali. Pertanto l’OMS sta attivamente promuovendo un approccio “One Health”, cioè un approccio integrato, che comprenda la medicina umana e la medicina veterinaria, promuovendo un uso migliore degli antibiotici in entrambi i settori.

Nel 2015, i Paesi membri della WHA hanno approvato un Piano d’Azione Globale per contrastare la resistenza antimicrobica e si sono impegnati ad elaborare piani nazionali entro il 2017. Sul fronte europeo, la Commissione ha adottato, il 30 giugno 2017, “European One Health Action Plan against Antimicrobial Resistance (AMR)” in cui l’approccio “One Health” guida le azioni e indirizza le attività. A livello nazionale, il Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020 è stato approvato il 2 novembre 2017, con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ed anch’esso, secondo l’approccio One health prevede interventi ed azioni integrati e coordinati, finalizzati al raggiungimento di obiettivi a lungo e a breve termine. Tra questi, la ricetta elettronica, rappresenta l’ultima tappa verso la digitalizzazione della gestione del medicinale veterinario, affiancata dal miglioramento dell’efficacia dei controlli ufficiali in materia di farmacosorveglianza.

Obiettivo del corso Ecm è quindi quello di fornire ai veterinari di medicina pubblica utili aggiornamenti al fine di migliorare le conoscenze e le competenze necessarie per applicare e diffondere le buone pratiche nella controllo, gestione e sorveglianza dell’impiego del medicinale veterinario lungo la filiera agro-alimentare.