Per evitare future pandemie occorre tutelare il benessere animale e la natura

“Potremmo essere tentati di pensare che la pandemia di Covid-19 sia ormai storia. Ma la storia ci insegna che il Covid-19 non sarà l’ultima pandemia. La domanda che tutti dobbiamo affrontare è se saremo pronti quando arriverà il prossimo. In qualità di leader, abbiamo la responsabilità collettiva di assicurarci di essere pronti”. Con queste parole il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, è intervenuto alla riunione di alto livello dell’Onu su prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie del 20 settembre, durante il quale è stata adottata una dichiarazione politica per affrontare le future crisi pandemiche.

Quando facciamo riferimento alla pandemia di Sars-Cov-2, virus responsabile della malattia Covid-19, dobbiamo ricordare che non si è trattato di un fenomeno del tutto inaspettato. La comunità scientifica ci aveva avvisato sullo stretto legame che esiste tra insorgenza di nuove malattie e la distruzione della natura, ma non le abbiamo dato e ascolto e, a di stanza di qualche anno, possiamo dire che l’atteggiamento nel post-pandemia non è poi così diverso da quello pre-pandemia.

L’attività antropica continua infatti a invadere gli ecosistemi e a distruggere i preziosi equilibri tra esseri umani e natura che si sono generati nel corso dei millenni, basti pensare che oggi i tre quarti delle terre emerse e i due terzi degli oceani sono stati modificati in modo significativo. Di questo passo, il futuro potrebbe essere segnato da nuove malattie infettive che, va ricordato, non solo minacciano la salute umana, ma contribuiscono ad accelerare il tasso di estinzione naturale delle specie e hanno pesanti ricadute sulla conservazione della biodiversità.

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Fonte: asvis.it – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile




Progetto RIBMINS e Training manual per Medici Veterinari

Più di dieci anni fa (2013), l’EFSA ha proposto un nuovo sistema di garanzia della sicurezza delle carni basato sul rischio (RB-MSAS) che mira ad affrontare i rischi più recenti e più rilevanti associati alle carni e a proteggere l’uomo nonché la salute e il benessere degli animali.

I vantaggi di questo nuovo quadro per la sicurezza della carne risiedono nella combinazione e integrazione longitudinale delle misure di prevenzione e controllo lungo la filiera di produzione delle carni.  Ciò ha comportato  la revisione della normativa comunitaria tra il 2014 e il 2019. Tuttavia, lo stato di attuazione di RB-MSAS varia notevolmente tra i paesi europei, allo stesso modo  le opportunità di formazione disponibili per i veterinari ufficiali (OV). L’azione COST (Cooperation in Science and Technology) sull’ispezione delle carni basata sul rischio e sulla garanzia integrata della sicurezza delle carni (RIBMINS, https://ribmins.com/) si è svolto tra il 2019 e il 2023 con l’obiettivo di unire e rafforzare a livello europeo gli sforzi di ricerca nella modernizzazione dei sistemi di controllo della sicurezza delle carni.

RIBMINS, finanziato da COST è nata come una rete di oltre 270 scienziati provenienti da 36 paesi europei e partecipanti provenienti da USA, Australia, Nuova Zelanda e Brasile. Al sui interno cinque gruppi di lavoro si sono dedicati a diverse aree di gestione del rischio di sicurezza delle carni: (i) ambito e obiettivi della garanzia della sicurezza delle carni, (ii) categorizzazione del rischio e controlli a livello di allevamento;  (iii) categorizzazione del rischio e controlli a livello di macello, (iv) impatto dei cambiamenti e alternative all’ispezione tradizionale delle carni e (v) formazione sul sistema di garanzia della sicurezza delle carni, comunicazione e monitoraggio. Nell’ambito di RIBMINS, sono state organizzate tre scuole di  formazione accessibili gratuitamente online. Inoltre, sono stati pubblicati innumerevoli lavori scientifici, risultato degli sforzi congiunti dei  gruppi di lavoro, molti dei quali rilevanti per la formazione della futura generazione di VU che  dovrebbero assumere un ruolo di primo piano come gestori del rischio all’interno dei sistemi RB-MSAS.

Nel presente manuale di formazione sono state inserite  le pubblicazioni ritenute utili come materiale formativo ed il cui elenco completo è disponibile nel sito RIBMINS (https://ribmins.com/reports-publications/). Lo scopo del manuale è di rendere i risultati di RIBMINS accessibili alle esigenze formative dei VU e di fornire una panoramica dei materiali che possono essere utilizzati per la loro formazione  e per quella di altri gestori del rischio. Non è pensato per essere un libro di testo, ma un documento di orientamento.

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Maurizio Ferri




ECM Oristano – One Health: sarà possibile seguirlo come uditore da remoto

SIMeVePIl prossimo 10 novembre si terrà ad Oristano un corso ECM dal titolo  “Regolamento UE 2017/625 e risvolti organizzativi dei Dipartimenti di Prevenzione nell’ottica del ONE HEALTH – ONE MEDICINE”.

Visto l’interesse dimostrato nei confronti delle tematiche trattate, è stata predisposta la possibilità di assistere  (senza crediti ECM) come uditori attraverso la piattaforma ZOOM.

Prima del corso pubblicheremo i codici per accedere.

 

 




Dopo 500 anni torna il castoro in Italia

Uno studio congiunto dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche, pubblicato su Animal Conservation, sancisce il ritorno del castoro europeo sul territorio italiano dopo 500 anni: un esempio di ritrovata biodiversità, che necessita di strumenti di monitoraggio per ridurre i possibili danni dovuti alle attività del castoro

Le attività di reintroduzione e “rewilding” sono alcuni degli strumenti principali usati nel campo della biologia della conservazione per cercare di mitigare gli impatti dell’uomo sull’ambiente e riportare gli ecosistemi ad uno stato più naturale. Queste azioni possono talvolta comportare alcune sfide, in particolare quando le specie coinvolte sono grandi carnivori, grandi erbivori, o “ingegneri ecosistemici”, specie che con le loro attività possono modificare notevolmente gli habitat ed il paesaggio.

Fino a pochi anni fa, il castoro europeo (Castor fiber) era totalmente assente dall’Italia, in quanto caccia e perdita di habitat avevano portato all’estinzione tutte le popolazioni presenti sul territorio nazionale. Dopo più di 500 anni di totale assenza, questa specie ha recentemente iniziato la ricolonizzazione dell’Italia a causa di espansione naturale dall’Austria verso Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia e di reintroduzioni (non autorizzate) in Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche).

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Fonte: CNR




Obbligo Ecm. “Non ci saranno altre proroghe”. Intervista al Ministro Schillaci

EcmIl Ministero della Salute metterà in campo “tutte le iniziative” necessarie per aiutare i professionisti sanitari ad “evitare le sanzioni che la legge prevede”, anche perché “sicuramente non ci saranno altre proroghe”. È quanto conferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla vigilia della prima riunione della nuova Commissione Nazionale Ecm.

Sta infatti scadendo il tempo a disposizione degli operatori sanitari per completare il fabbisogno di crediti formativi relativo al triennio Ecm 2020-2022. In seguito alla proroga di un anno di questa scadenza, il 31 dicembre prossimo sarà infatti l’ultimo giorno che i professionisti inadempienti avranno a disposizione per mettersi in regola ed evitare di incappare in sanzioni, tra cui la sospensione dall’Ordine di riferimento.

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Fonte: quotidianosanita.it




ECM Viterbo Resilienza dei sistemi alimentari e salute – La strategia UE “Dal produttore al consumatore”

EcmSi terrà il 10 novembre a Viterbo il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il titolo del corso è Resilienza dei sistemi alimentari e salute – La strategia UE “Dal produttore al consumatore” ed al corso sono stati attribuiti 5 crediti ECM.

La diffusa consapevolezza delle interrelazioni tra la nostra salute, gli ecosistemi, la catena alimentare, i modelli di consumi e i limiti planetari richiama ad azioni che garantiscano l’orientamento ad un sistema alimentare sostenibile e resiliente come esigenza fortemente sentita dalle persone.
Il Green Deal europeo – con il suo obiettivo intermedio di ridurre le emissioni in atmosfera del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 – pone nel nucleo centrale delle strategie da adottare la sostenibilità del sistema alimentare, considerata come un insieme olistico di elementi interagenti che vanno dalle risorse naturali, agli elementi sociali, politici ed economici fino al nucleo centrale del sistema costituito dalle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo coinvolgendo una moltitudine di attori che intervengono a ciascun livello e che sono tutti destinatari dei risultati del proprio interagire.
La proposta della Commissione europea di una strategia “Dal produttore al consumatore” (From Farm to Fork), un nuovo approccio globale al valore che gli europei attribuiscono alla sostenibilità alimentare, incentrato su azioni che hanno lo scopo di migliorare gli stili di vita, la salute e l’ambiente coinvolgendo l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura e la catena del valore alimentare e prevedendo meccanismi per mitigare l’impatto della transizione e mantenendo l’alto livello di sicurezza degli alimenti che è stato conseguito attraverso gli interventi generali e settoriali sulla legislazione dell’Unione in materia di filiera agroalimentare.
Il corso vuole promuovere la conoscenza delle problematiche connesse alla sostenibilità delle produzioni zootecniche ed agroalimentari in generale e si propone come momento di riflessione e confronto con gli stakeholders sulle problematiche nuove ed emergenti che possano incidere durante e dopo la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.

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Aviaria: anche l’Efsa raccomanda la vaccinazione per il pollame

La vaccinazione preventiva anti-aviaria dovrebbe essere condotta “nelle specie di pollame più sensibili e infettive nelle aree ad alto rischio di trasmissione”. Anche ricorrendo a “somministrazioni multiple”, cioè i richiami.

Dopo le indicazioni della Commissione, pure l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) raccomanda il ricorso alla vaccinazione protettiva nei confronti del virus H5N1 ad alta patogenicità”.

In Europa, attualmente, vi è un solo vaccino autorizzato all’uso contro l’influenza aviaria. Si tratta di Nobilis Influenza H5N2 (Msd Animal Health).

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Fonte: aboutpharma.it




Rischialimentari.it, tutte le informazioni da sapere sui rischi alimentari e sulle buone pratiche per evitarli

È online www.rischialimentari.it, sito web realizzato dal Laboratorio comunicazione IZSVe in cui è possibile consultare in maniera rapida e sintetica le informazioni essenziali da conoscere sui rischi per la salute connessi al consumo di alimenti.

Il sito web presenta le diverse tipologie di rischi sanitari connessi al cibo, e riporta le buone pratiche da adottare nella vita quotidiana per cercare di ridurre questi rischi, fornendo indicazioni specifiche per ciascuna delle fasi che portano dall’acquisto al consumo degli alimenti, passando per il trasporto e la conservazione della spesa, la preparazione e la cottura dei cibi, fino alla gestione degli avanzi di pranzi e cene.

Visita il sito web »

Fonte: IZS Venezie




ECM Messina – Regolamento UE 429/2016

EcmSi terrà il 10 novembre a Messina il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il titolo del corso è “Regolamento (UE) 2016/429 e relativi regolamenti delegati e di esecuzione: approfondimenti operativi” ed al corso sono stati attribuiti 8 crediti ECM.

Obiettivo del corso  è quello di presentare i presupposti e gli obiettivi della nuova norma comunitaria sulla sanità animale. In particolare, fornire un quadro d’insieme del Regolamento 429/2016/UE e dei relativi atti delegati e di esecuzione fino ad oggi promulgati sotto forma di regolamenti europei, ponendo l’attenzione sugli aspetti che impattano sulla corretta registrazione, riconoscimento degli stabilimenti e attribuzione della categoria sanitaria per le malattie per cui è necessaria (e relative deroghe), sulla valutazione del rischio delle aziende e relativa sorveglianza basata su di esso, nonché sulle misure da adottare in caso di malattie per cui è obbligatoria l’eradicazione nella comunità europea. Nel corso della giornata formativa potranno, quindi, essere sollevate ed affrontale le criticità applicative di tale norma

 

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One Health European Joint Programme, pubblicato il Rapporto Finale 2023

Il One Health European Joint Programme, attivo fin dal 2018, ha terminato la sua partnership nel mese di settembre 2023 pubblicando un documento riassuntivo di tutti i progetti di ricerca congiunti e le attività di formazione e istruzione svolti in questi anni.

Il progetto
Il One Health European Joint Programme (One Health EJP) è un esemplare modello di rete europea unica, costituito da 43 istituzioni alimentari, veterinarie e mediche e dall’Associazione Med-Vet-Net (Mvna), che copre 22 Paesi europei e vede il coinvolgimento di quasi 1600 scienziati nei settori delle zoonosi di origine alimentare, della resistenza antimicrobica e delle minacce emergenti, per lavorare in ottica One Health.

Il concetto di One Health è un approccio collaborativo, transdisciplinare e multisettoriale che opera a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Il suo obiettivo è raggiungere risultati ottimali in termini di salute, riconoscendo che persone, animali e ambiente sono strettamente interconnessi.

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Fonte: vet33