ECM PSA a Bergamo – Iscrizioni aperte

cinghialiIl 2 settembre si terrà il corso ECM dal titolo “Peste Suina Africana: problema sanitario ed economico. Strategie di contenimento e di eradicazione” presso la Fiera di Bergamo.

Alla luce dell’attuale emergenza relativa alla Peste suina africana (PSA), il convegno ha l’obiettivo di migliorare le conoscenze degli operatori nell’ambito del monitoraggio e della sorveglianza della malattia nella fauna selvatica e favorire una più efficace gestione dell’allevamento, in linea con le indicazioni delle più recenti normative.

Il corso è organizzato per Medici Veterinari, è aperto a 50 partecipanti ed è gratuito.

Al corso sono stati assegnati 3 crediti ECM.

Programma scientifico

Scheda di iscrizione




Linee guida per monitoraggio biotossine nelle aree di produzione e stabulazione molluschi bivalvi

L’Ufficio 2 – Igiene degli alimenti ed esportazioni della Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute ha diffuso una nota sulla pubblicazione delle Linee Guida per la valutazione del rischio per la gestione uniforme del monitoraggio delle biotossine marine nelle aree di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi a livello nazionale.

Il Regolamento (UE) 2019/627, in conformità al regolamento (UE) 2017/625, stabilisce, per i molluschi bivalvi, che nei periodi di raccolta la frequenza del campionamento ai fini dell’analisi delle tossine abbia cadenza settimanale. Tuttavia, tale frequenza può essere ridotta o aumentata in determinate zone classificate di stabulazione o di produzione o per determinati tipi di molluschi bivalvi vivi in base a una valutazione del rischio dell’Autorità Competente relativa alla presenza di tossine o fitoplancton.

Lo scopo delle Linee Guida è quindi quello di fornire un supporto alle Autorità Competenti (AC) regionali e locali per l’elaborazione della valutazione del rischio che può portare a una diminuzione o a un aumento della frequenza dei controlli.

Sul sito del Laboratorio Nazionale di Riferimento per il monitoraggio delle biotossine marine (LNR-BM) Centro Ricerche Marine di Cesenatico (CRM) sono disponibili quattro documenti:

  • Procedura Operativa per la Valutazione del Rischio;
  • Modulo per la Valutazione del Rischio;
  • Esempio di compilazione Modulo Valutazione del Rischio;
  • Istruzioni Operative Monitoraggio fitoplancton tossico.

La valutazione del rischio è soggetta ad una rivalutazione periodica e deve necessariamente essere riportata in modo completo dalle AC in un documento ufficiale a giustificazione della riduzione della frequenza settimanale per il monitoraggio delle biotossine marine nei molluschi bivalvi. Questa procedura può essere soggetta a modifiche e/o integrazioni, in relazione all’evoluzione delle conoscenze scientifiche ed in base all’esperienza acquisita dalle stesse AC dall’applicazione dei Regolamenti Comunitari.

Per approfondire consulta la pagina dedicata del sito del Laboratorio Nazionale di Riferimento per il monitoraggio delle biotossine marine (LNR-BM) Centro Ricerche Marine di Cesenatico




Antiossidanti nei prodotti della pesca, raccomandazoni del CNSA

A febbraio 2023 la sezione Sicurezza Alimentare del CNSA (Comitato Nazionale per la sicurezza alimentare, ha emesso il documento tecnico “Impiego di antiossidanti nei prodotti della pesca – raccomandazioni“.

L’acido ascorbico (E 300), l’ascorbato di sodio (E 301) e l’ascorbato di calcio (E 302) sono additivi alimentari autorizzati e comunemente utilizzati come antiossidanti nel pesce trasformato e non trasformato per rallentare la decolorazione della polpa di pesce e l’irrancidimento.

In assenza di una normativa europea che indicasse la quantità massima per tali additivi alimentari, il Ministero della salute ha ritenuto opportuno procedere a una valutazione del rischio per il consumatore per determinazioni di acido ascorbico superiori ai 300 mg/kg nel tonno incaricando la Sezione 1 del CNSA a redigere un apposito parere scientifico.

Ora il Regolamento UE 2022/1923 fissa a 300 mg/kg i livelli massimi di utilizzo degli antiossidanti E300, E 301 ed E 302 nel tonno.

A conclusione del proprio parere, gli esperti del CNSA raccomandano l’importanza di mantenere alta l’attenzione verso una buona pratica di produzione, conservazione, vendita e utilizzo del prodotto a cominciare dal mantenimento della catena del freddo.

Fonte: Ministero della Salute




Sicurezza alimentare, nuovo regolamento sulla plastica riciclata destinata al contatto con prodotti alimentari

MocaIl 20 settembre 2022 è stato pubblicato il nuovo Regolamento (UE) 2022/1616, entrato in vigore il 10 ottobre 2022, che abroga il Regolamento (CE) 282/2008 relativo ai materiali e agli oggetti di materia plastica riciclata destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

La norma, nello specifico, disciplina:

  • l’immissione sul mercato di materiali e oggetti di materia plastica, destinati al contatto con gli alimenti, contenenti plastica riciclata;
  • lo sviluppo e il funzionamento di tecnologie, processi e impianti di riciclo, per produrre materia plastica riciclata da utilizzare in detti materiali e oggetti di materia plastica;
  • l’uso a contatto con i prodotti alimentari di materiali e oggetti di materia plastica riciclata e di materiali e oggetti di materia plastica destinati a essere riciclati.

Secondo le disposizioni del regolamento è possibile immettere sul mercato materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti (MOCA) di materia plastica riciclata fabbricati:

  • con una tecnologia di riciclo idonea, in grado di riciclare i rifiuti in materiali e oggetti di materia plastica riciclata sufficientemente inerti e sicuri da un punto di vista microbiologico
  • oppure con una nuova tecnologia, purché questa sia conforme al capo IV del regolamento.

Nell’Allegato I del regolamento sono elencate le tecnologie di riciclo idonee per la produzione di plastica riciclata destinata alla fabbricazione dei MOCA, tecnologie già valutate positivamente dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Per garantire la trasparenza e facilitare le attività di controllo, il nuovo regolamento istituisce il Registro dell’Unione delle nuove tecnologie, dei riciclatori, dei processi di riciclo, degli schemi di riciclo e degli impianti di decontaminazione, accessibile al pubblico sul sito web della Commissione Europea.

Per quanto concerne la registrazione al Registro dell’Unione, la Commissione ha pubblicato una pagina informativa, che

  • illustra le modalità di registrazione e fornisce i moduli necessari
  • fornisce il modello della scheda di sintesi del monitoraggio della conformità (Allegato II del regolamento), finalizzata a riassumere in modo standardizzato il funzionamento, il controllo e il monitoraggio degli impianti di riciclo
  • i modelli di dichiarazione di conformità della materia plastica riciclata, che devono essere utilizzati dai riciclatori e dai trasformatori (Allegato III, Parte A e Parte B, del regolamento).

Il regolamento dispone che la notifica per la registrazione delle nuove tecnologie, dei riciclatori, degli schemi di riciclo e degli impianti di decontaminazione deve essere effettuata, entro i termini previsti, sia alla Commissione Europea che all’autorità competente del territorio in cui è situato l’impianto, il Gestore dello schema o lo Sviluppatore della nuova tecnologia.

Per quanto riguarda l’Italia, la notifica deve essere trasmessa alle autorità territorialmente competenti, utilizzando gli indirizzi riportati nell’Elenco delle autorità territorialmente competenti e, per conoscenza ,all’autorità competente centrale, Ministero della Salute, utilizzando l’indirizzo di posta certificata dgsan@postacert.sanita.it .

In merito alla Scheda di sintesi del monitoraggio della conformità degli impianti di decontaminazione, la stessa deve essere inviata, entro i termini previsti dal regolamento, esclusivamente all’autorità competente del territorio in cui è situato l’impianto e per conoscenza all’autorità competente centrale, utilizzando gli stessi indirizzi sopraindicati.

Fonte: Ministero della Salute




Pubblicato il rapporto “Clima in Italia nel 2022”

Cambiamenti climaticiIl Rapporto “Clima in Italia nel 2022”, pubblicato dall’ISPRA con cadenza annuale dal 2006, quest’anno diventa un prodotto SNPA. Grazie al coinvolgimento del Sistema nazionale per la protezione ambientale, si arricchisce di approfondimenti sul clima anche a scala regionale e locale, nonché su aspetti idro-meteo-climatici e meteo-marini più rilevanti dell’anno in esame.

La prima parte del volume descrive l’andamento del clima nel corso dell’ultimo anno e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia sulla base di dati, statistiche, indici e indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA).

La seconda parte raccoglie contributi di approfondimento, dalla scala nazionale alla scala locale, sui principali elementi che hanno caratterizzato il 2022: la siccità e la scarsità idrica, il caldo, gli eventi idro-meteo-climatici e meteo-marini significativi. Il 2022 è infatti stato un anno caratterizzato da temperature e siccità record.

Leggi il rapporto

Fonte: snpambiente.it




Intossicazione acuta in bovini in Veneto, la causa è il sorgo selvatico

In relazione al caso di intossicazione acuta in un gruppo di bovini e la conseguente moria di 13 animali avvenute nel comune di Gambugliano (Vicenza), e a seguito degli accertamenti diagnostici, i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e dell’Ulss 8 Berica ritengono che la causa sia da imputare all’ingestione di sorgo selvatico.

L’episodio risale allo scorso 3 luglio, quando un gruppo di 55 bovine da latte appartenenti a un’azienda agricola, dopo circa un’ora di pascolo in un prato di proprietà dell’azienda, ha mostrato sintomi neurologici acuti caratterizzati da barcollamento e tremori, decubito permanente e irrigidimento degli arti.

Il giorno stesso, a titolo precauzionale il Servizio veterinario di sanità animale dell’Ulss 8 Berica ha fatto prontamente spostare dal pascolo gli animali in grado di muoversi autonomamente e ha disposto la sospensione della consegna del latte prodotto nell’azienda agricola. I veterinari del Laboratorio di diagnostica dell’IZSVe e i colleghi dell’Ulss 8 Berica, intervenuti sul posto il giorno successivo per un sopralluogo congiunto, hanno constatato il decesso dei 13 bovini.

A seguito dell’esito negativo degli esami tossicologici effettuati su campioni biologici presso i laboratori di chimica dell’IZSVe, il sospetto diagnostico si è orientato sull’ingestione di piante tossiche, tenuto conto della sintomatologia iperacuta manifestata dai bovini.

La verifica effettuata successivamente dai veterinari nell’area del pascolo ha evidenziato la presenza di un gran numero di piante di sorgo selvatico, noto anche come sorghetta. In specifiche situazioni, questa pianta, se ingerita da bovini, pecore o altri ruminanti, può dar luogo alla liberazione di cianuri. In presenza di siccità, eccesso di nitrati nel terreno, presenza di insetti o altre situazioni che ritardano la crescita e lo sviluppo della pianta, il sorgo può accumulare una sostanza detta durrina, che può liberare acido cianidrico, direttamente nella pianta o qualora venga ingerita dagli animali. I bovini sono più sensibili all’azione della durrina poiché l’ambiente ruminale favorisce la liberazione dell’acido cianidrico da parte di questa sostanza.

Dalle analisi chimiche effettuate dall’Arpav sulle piante di sorgo selvatico prelevate dal pascolo è emersa la presenza di una bassa quantità di cianuri, inferiore alla dose prevista per le materie prime vegetali dal Piano Nazionale Alimentazione Animale 2022-2023.

Gli altri bovini coinvolti nell’episodio si sono completamente ristabiliti, senza mostrare alcuna sintomatologia clinica. Secondo i veterinari, i giorni trascorsi dall’evento sono un tempo adeguato per lo smaltimento di eventuali residui di sostanze tossiche da parte dell’organismo, considerato che la patologia si è manifestata in forma iperacuta e non cronica, il che porta ad escludere un processo di accumulo di un’eventuale sostanza tossica. Le autorità sanitarie hanno così potuto riammettere il latte prodotto dall’azienda agricola alla trasformazione casearia, e hanno stabilito un periodo di monitoraggio per consentire agli animali un ritorno al pascolo in sicurezza.

Fonte: IZS Venezie




Il Presidente Sorice partecipa alla presentazione di Legambiente- Animali in città

Il 27 luglio il Presidente, dott. Antonio Sorice parteciperà alla presentazione del XII rapporto nazionale di Legambiente “Animali in città”.

Durante l’incontro si analizzeranno i dati delle Aziende Sanitarie e dei Comuni italiani per accrescere le conoscenze e il coinvolgimento dei cittadini e dispiegare il protagonismo delle professionalità impegnate nella tutela e nella salvaguardia della salute umana, animale e ambientale.

Programma convegno




Influenza aviaria, maggiore sorveglianza negli uccelli e nei mammiferi

influenza aviariaIl virus dell’influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) continua a circolare ampiamente tra gli uccelli selvatici in Europa causando un’elevata mortalità in diverse specie, mentre la situazione generale nel pollame dopo la stagione invernale è migliorata. Segnalati casi anche negli animali da compagnia, sono in corso indagini epidemiologiche su casi nei gatti in Polonia, e negli animali da pelliccia con casi in allevamenti di volpi artica e visoni in Finlandia.

Secondo l’ultimo rapporto sull’influenza aviaria dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e del Laboratorio di referenza europeo per l’influenza aviaria (EURL) presso l’IZS delle Venezie, dal 29 aprile al 23 giugno 2023, l’H5N1 ha colpito in Europa un’ampia gamma di specie di uccelli selvatici, dalle zone più settentrionali della Norvegia fino alle coste del Mediterraneo. Le autorità raccomandano di intensificare la sorveglianza attiva della malattia negli uccelli selvatici, soprattutto quelli acquatici, per meglio conoscere la circolazione dei diversi virus HPAI in natura.

Fonte: IZS Venezie

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Aviaria, Sieroconversione nei domestici. Sorice: l’attività di sorveglianza dei servizi veterinari funziona

Anticorpi al virus H5N1 in 5 cani e un gatto in un allevamento del Bresciano. Per gli esperti, più che una sorpresa è la conferma che il virus ad alta patogenicità, responsabile della grande epidemia di aviaria diffusa a livello globale, può essere trasmesso dai volatili ai mammiferi e, quindi, all’uomo.

La notizia ha iniziato a circolare soprattutto negli ambienti veterinari quando, il 4 luglio scorso, il Ministero della Salute ha trasmesso una nota a diversi enti (tra cui le Regioni) per informare che “è stata recentemente accertata la sieroconversione (ovvero gli animali in questione hanno sviluppato gli anticorpi, segno che sono entrati in contatto col virus, ndr) di cinque cani e un gatto presenti in un allevamento avicolo rurale in provincia di Brescia sede di un focolaio di H5N1″.

Le analisi genetiche del virus hanno identificato il genotipo “responsabile dei casi riportati in nord Italia nei gabbiani. Tale virus presenta anche una mutazione considerata un marker di adattamento dei virus ai mammiferi (T271A nella proteina PB2) con un possibile aumento del suo potenziale zoonotico (ovvero della sua capacità di creare una zoonosi, cioè di dar vita a una malattia che si trasferisce dall’animale all’uomondr)”.

Cosa significa? “Riscontrare la sieroconversione – spiega Antonio Sorice, presidente Società italiana di medicina veterinaria preventiva (SIMeVeP) – non significa che quegli animali si siano ammalati o contagiati, ma è la certezza che sono entrati in contatto col virus e hanno avuto una risposta anticorpale”.

Fonte: ilgiorno.it

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Gruppo consultivo sulla sostenibilità dei sistemi alimentari (AGSFS)

Sistemi alimentari sostenibili

La proposta di un quadro legislativo per sistemi alimentari sostenibili (FSFS) è una delle iniziative faro della Strategia Farm to Fork.  Come annunciato nella strategia, sarà adottato dalla Commissione entro la fine del 2023. L’obiettivo è di accelerare e facilitare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili, promuovere la coerenza delle politiche a livello dell’UE e nazionale, l’integrazione della sostenibilità in tutte le politiche relative all’alimentazione e il rafforzamento della resilienza dei sistemi alimentari. La proposta sarà adottata al termine di un’ampia consultazione che è stata avviata con la valutazione d’impatto iniziale (IIA) pubblicata per il feedback pubblico nel 2021, e una consultazione pubblica terminata nel 2022. ​La valutazione di impatto verrà finalizzata prima della ’adozione della proposta.

Gruppo consultivo sulla sostenibilità dei sistemi alimentari (AGSFS)

Al fine di consultare in modo aperto e trasparente tutte le parti interessate sulle questioni relative all’attuazione della strategia Farm to Fork e sostenibilità dei sistemi alimentari, la Commissione Europea  ha  istituito un gruppo consultivo sulla sostenibilità dei sistemi alimentari (Advisory Group Sustaniability Food Sytem- GSFS) che ha sostituito il “gruppo consultivo sulla catena alimentare e la salute degli animali e delle piante” dal 15 luglio 2022.

AGSFS fornisce alla Commissione europea le opinioni delle parti interessate sulla aree correlate alla sostenibilità dei sistemi alimentari:

  • sicurezza degli alimenti e dei mangimi
  • etichettatura e presentazione di alimenti e mangimi
  • sanità pubblica e nutrizione umana in relazione alla legislazione alimentare
  • salute e benessere degli animali
  • produzione di alimenti/mangimi e relazioni internazionali
  • nuove tecnologie, inclusa la biotecnologia
  • fitosanitari, prodotti fitosanitari e loro residui
  • condizioni per la commercializzazione delle sementi e del materiale di moltiplicazione

La sostenibilità dei sistemi agroalimentari deve essere intesa come comprensiva di tutti gli aspetti relativi alle aree salute/alimentazione/marketing, ambiente/clima, agricoltura/agronomia/pesca/acquacoltura e scienze sociali, nonché nelle aree della trasformazione digitale e della finanza relative ai sistemi agroalimentari.

AGSFS, a cui partecipa anche la FVE,  si è riunito il 12 Luglio per discutere il documento della Commissione sulla legge quadro sulla sostenibilità in cui vengono presentati gli obiettivi, il campo di applicazione e l’architettura generale. Questo è il link della presentazione della Commissione:  ​ https://food.ec.europa.eu/system/files/2023-07/adv-grp_ad-hoc_20230712_pres-01.pdf.

Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP