Vetneve 2024: aperte le iscrizioni!

Sono aperte le iscrizioni per la formazione invernale 2024!

Vetneve 2024
25 febbraio – 2 marzo 2024

Il corso ECM dal titolo: “Produzione e salute in sinergia: Organizziamoci affinché funzioni”  vi aspetta come sempre a Folgaria (TN).

Anche quest’anno gli eventi ECM saranno 2:

  • Il I modulo “RUOLO DEI CAMELIDI DA ALLEVAMENTO E ALTRI UNGULATI NEI PIANI DI ERADICAZIONE” E “SISTEMI ORGANIZZATIVI E INFORMATIVI AL SERVIZIO DEL CONTROLLO UFFICIALE” si svolgerà i giorni 26 febbraio e 1 marzo 2024.
  • Il II modulo “CARNE COLTIVATA, QUALE FUTURO?” E “ANTIMICROBICO RESISTENZA, APPROCCIO ONE HEALTH” si svolgerà i giorni 27 e 29 febbraio 2024. 

Locandina

Scheda di iscrizione I Modulo

Scheda di iscrizione II Modulo

Scheda prenotazione alberghiera

Programma I Modulo

Programma II Modulo

 

 




SIMeVeP patrocina l’evento organizzato da Eurofishmarket insieme ad AquaFarm, insieme per una corretta comunicazione nel settore ittico

Parlare di acquacoltura: come comunicare correttamente al consumatore” è il titolo del convegno organizzato da Eurofishmarket che, per festeggiare i suoi 20 anni di attività, realizza insieme ad AquaFarm un evento formativo sulla corretta informazione nel settore ittico.

L’acquacoltura rappresenta un patrimonio unico di conoscenze, esperienze e cultura che resta ancora un’incognita per la maggior parte dei consumatori, troppo spesso ostaggio di allarmismi, false credenze e di una effettiva difficoltà nel reperire le corrette informazioni.

I professionisti della comunicazione hanno quindi un ruolo chiave nel diffondere in modo chiaro questa eccellenza italiana e contribuire a creare un’accettazione sociale del settore. L’appuntamento sarà anche un’occasione importante per narrare il valore aggiunto dei prodotti dell’acquacoltura e raggiungere il consumatore finale in modo puntuale ed efficace.

“La corretta comunicazione in acquacoltura è una battaglia che portiamo avanti da tempo” afferma Valentina Tepedino fondatrice di Eurofishmarket. “Non c’è modo migliore per noi per festeggiare questi 20 anni di attività.” L’evento si terrà a partire dalle 14.30 presso la sala Arena della fiera e sarà preceduto da un momento di festa per tutti gli amici e clienti ospiti di Eurofishmarket.

Il convegno sarà introdotto da Giulio Tepedino, Amministratore di Eurofishmarket e moderato da Valentina Tepedino, Direttrice del periodico Eurofishmarket e referente scientifica per la società omonima. Tra i relatori dell’evento: Andrea Fabris, Direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani e Alejandro Guelfo, direttore di misPeces portale di informazione spagnolo specializzato nel settore dell’acquacoltura. Seguirà una tavola rotonda di confronto che vedrà anche la partecipazione di Giuseppe Arcangeli ed Andrea Cereser dell’IZS delle Venezie, Claudia Balzaretti dell’Università di Milano e Marta Castrica dell’università di Padova.

Il convegno è accreditato come corso di formazione per i giornalisti professionisti e ai medici veterinari saranno rilasciati *SPC grazie alla collaborazione con l’Associazione Donne Medico Veterinario che sarà anche patrocinante dell’evento insieme con la Società Scientifica di Medicina Veterinaria Preventiva.

La partecipazione all’evento sarà esclusivamente su prenotazione presso la segreteria di fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni scrivere ad info@eurofishmarket.it

Info e dettagli




Mangimi più circolari riducono il consumo di acqua e di suolo

Mangimi più circolari aiutano a proteggere le risorse naturali, salvaguardando suolo e acqua. È il risultato dello studio “Preservare la terra e le risorse idriche globali attraverso la sostituzione delle colture per l’alimentazione del bestiame con sottoprodotti agricoli“. Pubblicato in copertina da Nature Food, è il frutto della collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Milano e mette in luce come un maggior utilizzo di sottoprodotti nel settore mangimistico, in un’ottica circolare, possa portare a un significativo risparmio dell’uso di suolo e di risorse idriche e, pertanto, a una maggior sostenibilità dei sistemi agroalimentari.

“L’impiego di sottoprodotti agricoli nelle diete animali diminuirebbe la competizione tra i settori e la pressione sulle risorse, rendendo maggiore la disponibilità di calorie per l’uomo e potrebbe raggiungere anche il risultato di far aumentare la sicurezza alimentare in diversi Paesi, con scelte alimentari più salutari oltre che più sostenibili”. Sceglie parole nette Camilla Govoni, ricercatrice del Politecnico di Milano, che ha condotto lo studio con Maria Cristina Rulli del Politecnico di Milano, Paolo D’Odorico della University of California at Berkeley e Luciano Pinotti dell’Università degli Studi di Milano, per commentare lo studio realizzato dal team interdisciplinare.

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Fonte: economiacircolare.it




Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette

Unirsi e ad agire per affrontare le disuguaglianze che causano le malattie tropicali trascurate (NTD) e a fare investimenti coraggiosi e sostenibili per liberare circa 1,62 miliardi di persone, nelle comunità più vulnerabili del mondo, da un circolo vizioso di malattie e povertà”.

Questo l’invito dell’Oms ai leader dei Governi e alle comunità lanciato in occasione della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette 2024. Un gruppo di malattie prevenibili e curabili che colpiscono circa 1,65 miliardi di persone in tutto il mondo,

Lo scopo della Giornata è quindi quello di elevare il profilo delle malattie tropicali trascurate e di raccogliere sostegno per il loro controllo, eliminazione ed eradicazione, in linea con gli obiettivi programmatici stabiliti nella road map NTD 2021-2030 e gli impegni della Dichiarazione di Kigali

Dalla Dengue e chikungunya alla Leishmaniosi e alla Malattia di Chagas fino alla lebbra, sono solo alcune delle malattie tropicali neglette ricordate dall’Oms.

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Fonte: quotidianosanita.it




Persistenza dei pericoli microbiologici negli ambienti di produzione e lavorazione di alimenti e mangimi

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha chiesto al Gruppo di Esperti scientifici sui Pericoli Biologici (BIOHAZ) di formulare un parere scientifico sulla persistenza dei pericoli microbiologici negli ambienti di produzione e trasformazione di alimenti e mangimi, esclusa la produzione primaria. Nell’ambito di questo mandato, la “persistenza” microbica è stata definita come la capacità di un determinato organismo di stabilirsi in nicchie (o siti di rifugio) all’interno degli ambienti di produzione e trasformazione di alimenti e mangimi per un lungo periodo, nonostante la frequente applicazione di pulizia e disinfezione.

La persistenza richiede un’esistenza prolungata (che si estende per mesi o anni) di solito con moltiplicazione del microrganismo. Gli ambienti per la produzione di mangimi sono stati limitati agli ambienti degli impianti di produzione e lavorazione di mangimi per animali destinati alla produzione di alimenti.

Gli ambienti di produzione alimentare comprendono quelli in cui gli alimenti di origine animale o non animale sono prodotti o trasformati industrialmente. I settori considerati sono stati: (i) mangimi per la produzione animale, (ii) carne (compresi i macelli e gli impianti di trasformazione), (iii) pesce e frutti di mare, (iv) prodotti lattiero-caseari, (v) uova e ovoprodotti, (vi) frutta e verdura (comprese le erbe aromatiche) e (vii) alimenti a bassa umidità.

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Fonte: Ruminantia




Lista Rossa degli ecosistemi d’Italia

albero, proteggereL’approccio ecosistemico rappresenta la strategia più efficace per la conservazione della piena efficienza strutturale e funzionale del capitale naturale, in accordo con quanto sancito a livello internazionale dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (Nazioni Unite, 1992) e come ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica.

La Lista Rossa degli Ecosistemi italiani, come tutte le Liste Rosse,  presenta il percorso metodologico seguito e i risultati della valutazione del rischio di collasso degli ecosistemi in Italia nell’ambito del progetto che la Società Botanica Italiana ha svolto sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

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Fonte: IUCN




Un nuovo approccio diagnostico per la Brucellosi canina

La brucellosi canina, una malattia infettiva causata dal batterio Brucella canis , rappresenta una crescente preoccupazione, non solo per gli amanti dei cani e per il mondo degli allevamenti di questi animali, ma potenzialmente anche per la salute umana. Individuare rapidamente i casi e verificare l’evoluzione delle infezioni diventa così un passo cruciale per conoscere meglio la patologia e il microrganismo che ne è responsabile.

La diagnosi certa di brucellosi canina si ha solo con l’isolamento del batterio (il cosidetto “gold standard”) nel sangue dell’animale che si sospetta sia infettato. Ma individuare direttamente il microrganismo significa utilizzare tecniche batteriologiche e molecolari piuttosto complesse, che richiedono tempo e che sono poco adatte quando si ha a che fare con una popolazione numerosa di cani, come ad esempio un allevamento. Esistono anche metodi indiretti, i cosiddetti sierologici, che mirano ad individuare gli anticorpi contro il batterio nel sangue dell’animale. Un team di ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo (IZS-TE) ha ora condotto uno studio che punta a rendere più rapida ed efficiente la diagnosi di questa malattia, che da molto tempo rappresenta una vera sfida per i veterinari e gli operatori della salute animale in genere, sviluppando un protocollo diagnostico che prevede la combinazione di tre test sierologici.

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Fonte: IZS Teramo




Relazione sulla resistenza agli antimicrobici negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle carni derivate

Pubblicata la Relazione sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonotici e commensali negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle carni derivate (2014-2021),
La relazione, in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025, è frutto della collaborazione tra il Ministero della Salute e il Centro di Referenza Nazionale per l’Antibioticoresistenza e National Reference Laboratory for Antimicrobial Resistance (CRN-NRL-AR) dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana.

Nel settore veterinario italiano, l’attività di monitoraggio dell’antibiotico-resistenza è attuata, dal 2014, sulla base della decisione 2013/652/UE, sostituita poi dalla decisione (UE) 2020/1729. In accordo a tale normativa, il Ministero della Salute (Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari e Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione), in collaborazione con il CRN-NRL-AR, emana annualmente un Piano di Monitoraggio Nazionale sulla resistenza agli antimicrobici (Piano AMR), che prevede l’esecuzione di test di sensibilità agli antibiotici su isolati batterici su provenienti da campioni rappresentativi (contenuto intestinale e carne fresca) della popolazione nazionale di polli da carne e tacchini da ingrasso negli anni pari (2014-2016-2018-2020), e di suini da ingrasso e bovini di età inferiore ai 12 mesi negli anni dispari (2015-2017-2019-2021).

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Fonte: Ministero della Salute




Novel food in Italia: 4 varietà di insetti autorizzate al commercio

InsettiDa ora in poi, in Italia, si potranno produrre, vendere e comperare alimenti realizzati a partire da quattro diverse varietà di insetti, in forma congelata, essiccata oppure in polvere: nello specifico, si tratta di prodotti derivati da larva gialla (Tenebrio molitor), Locusta migratoria, grillo domestico (Acheta domesticus) e verme della farina minore (Alphitobius diaperinus). Il 29 dicembre scorso, infatti, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale quattro Decreti che ne regolano la commercializzazione.

Il regolamento europeo
L’Efsa ha autorizzato il consumo umano di queste farine già a partire dal 2021, benché il regolamento europeo sui nuovi alimenti risalga al 2015. I novel food – così sono chiamati questi prodotti – sono soggetti ai requisiti di etichettatura stabiliti nel Regolamento (Ue) n. 1169/2011, ma la normativa europea ammetta la fornitura di informazioni aggiuntive da parte di ciascun Paese membro.

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Fonte: vet33




Droni per la lotta alle zanzare, valutazione dei rischi

Nell’ambito di un incarico specifico da parte della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini”(IZSLER) è stata condotta una valutazione dei rischi per la sicurezza e per l’ambiente dei trattamenti larvicidi contro le zanzare con Bacillus thuringiensis israelensis (Bti) distribuito con drone. Attualmente in Italia nessun prodotto insetticida è autorizzato per la distribuzione con mezzi aerei e questa analisi si inserisce, dunque, in un contesto in cui, da parte ministeriale, vi è stata la necessità di acquisire informazioni sui possibili rischi derivanti dall’uso del drone, utili ad informare la decisione in merito all’autorizzazione di tale tipologia di mezzo per la distribuzione di prodotti a base di Bti.

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Fonte: IZS Lombardia Emilia Romagna