Missione in Antartide a caccia di influenza aviaria
Si è svolta fra ottobre e novembre una storica missione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) fra i ghiacci dell’Antartide alla ricerca dell’influenza aviaria, con l’obiettivo di verificare la presenza del virus H5N1 fra le popolazioni di pinguini e contrastare questa minaccia globale anche nelle aree più remote del pianeta.
La missione è stata promossa su iniziativa dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), l’ente che si occupa della programmazione operativa e della gestione tecnico-logistica delle attività di ricerca italiane nel continente antartico. L’ENEA ha richiesto all’IZSVe di verificare l’eventuale presenza del virus fra le colonie di pinguini situate nel raggio operativo della Stazione “Mario Zucchelli”, una delle due basi italiane in Antartide, al fine di dotare il personale di istruzioni operative e dispositivi di sicurezza mirati alla riduzione del rischio zoonotico da H5N1.
A volare tra i ghiacci sono stati Francesco Bonfante e Alessio Bortolami, virologi veterinari della SCS6 – Virologia speciale e sperimentazione, che una volta concluso l’indispensabile addestramento, sono partiti per una missione assolutamente unica, cogliendo questa occasione per meglio comprendere le dinamiche di diffusione dell’influenza aviaria nel continente antartico.
Nel 2022 l’influenza aviaria si è spinta per la prima volta fino alle coste più meridionali del Sudamerica dove ha causato episodi di mortalità di massa in numerose specie di uccelli, oltre a decimare intere colonie di leoni ed elefanti marini. Il virus H5N1 è stato ritrovato in pinguini della Georgia del Sud, un gruppo di isole prossime al continente antartico, e nel febbraio 2024 è entrato definitivamente nel continente antartico, nelle vicinanze della stazione di ricerca argentina Primavera Base.
Fonte: IZS Venezie