La riduzione dell’uso di antimicrobici negli animali d’allevamento nella strategia F2F
Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP, ha partecipato in qualità di Rappresentante FVE nel Gruppo StaDG-ER (Stakeholder discussion group on emerging risk ) al meeting congiunto fra il StaDG-ER e l’Emerging Risk Exchange Network (EREN) organizzato dall’Efsa su rischi e opportunità della strategia Farm to Fark (F2F) che si è tenuto il 20 maggio 2021.
La strategia F2F della Commissione europea, al centro del Green Deal europeo, mira a rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Tra gli obiettivi generali ci sono la riduzione dell’impronta ambientale e climatica dei sistemi alimentari, la transizione globale verso la sostenibilità competitiva dall’allevamento alla tavola, le nuove opportunità per le imprese, le persone e l’ambiente e la creazione di un sistema alimentare solido e resiliente.
Gli obiettivi specifici sono collegati a 27 azioni specifiche ed includono quattro obiettivi quantitativi per l’Europa nel 2030, che sono:
– riduzione del 50% dell’uso complessivo e rischio dei pesticidi chimici e del 50% di pesticidi più pericolosi;
– riduzione delle perdite di nutrienti di almeno il 50% garantendo al contempo l’assenza di deterioramento della fertilità del suolo e riduzione dell’uso di fertilizzanti di almeno il 20%;
– riduzione del 50% delle vendite di antimicrobici per animali da allevamento e acquacoltura;
– dedicare almeno il 25% della superficie agricola dell’UE all’agricoltura biologica e un aumentare in modo significativo l’acquacoltura biologica.
Ferri si è occupato in particolare dell’obiettivo quantitativo ‘riduzione dell’uso di antimicrobici negli animali d’allevamento’ e riassume in un documento le considerazioni principali sui rischi ed opportunità ricavate dalle relazioni presentate.